Un 2021 pieno di innovazioni per il pomodoro da industria

Le limitazioni della pandemia da Covid 19 non hanno rallentato la ricerca e la sperimentazione per la filiera del pomodoro da industria coordinata dall’Organizzazione interprofessionale Pomodoro Nord Italia, che quest’anno ha dovuto ovviamente rinunciare ai consueti incontri “sul territorio” incontrando virtualmente tecnici, agricoltori ed addetti ai lavori tramite un webinar on line.

Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’OI Tiberio Rabboni, che ha tracciato il bilancio della campagna 2020 «nel Nord Italia sono state lavorate 2,7 t, circa il 95% di quanto era stato contrattato ad inizio campagna: un ottimo valore considerata la necessità di affrontare alcune anomalie climatiche».

Annata complicata a livello meteo

La campagna 2020 è iniziata nel migliore dei modi, con un’ottima primavera che ha permesso di rispettare i programmi di trapianto.

La situazione si è poi complicata per l’andamento climatico che, con il perdurare di alte temperature di fine luglio, ha sottoposto il pomodoro nei campi a condizioni estreme causando la maturazione in contemporanea della materia prima la cui raccolta era programmata su più settimane.

«L’OI ha prontamente chiesto al Ministero delle Politiche Agricole – in questo poi supportata da OP e Regioni – l’attivazione della misura, attivata su circa 200 ha, per la mancata raccolta previsti dall’OCM ortofrutticola per supportare il reddito delle aziende agricole in difficoltà per sovra maturazione» ha sottolineato Rabboni.

La produzione in campo è stata caratterizzata da alte rese – 74 t/ha – al confronto di una media quinquennale di circa 70 t/ha. Buona anche la qualità come testimonia il grado Brix di 4,82, superiore alla media.

«A livello nazionale, sommando il dato del Centro-Sud Italia a quello del Nord Italia, si stima una produzione complessiva di circa 5,1 milioni di tonnellate. I dati dimostrano – ha aggiunto Rabboni– che è stata rispettata la programmazione produttiva che OP (Organizzazioni di Produttori) e Imprese di Trasformazione avevano concordato ad inizio anno in risposta alle esigenze di mercato. Le parti hanno affidato all’OI la verifica del rispetto degli impegni sia per le superfici – che sono state di 37.071 ettari – che per i quantitativi di materia prima consegnata. C’è molta soddisfazione – aggiunge il presidente – per un risultato in linea con le aspettative contrattuali, nonostante le complicazioni determinate dalle anomalie climatiche di fine luglio a dimostrazione di come la programmazione produttiva, attuata in accordo delle parti, sia a vantaggio di tutti. Si è inoltre dimostrata, ancora una volta, la capacità dalla filiera organizzata nella OI di offrire alle aziende agricole danneggiate dalle anomalie climatiche e da nuove fitopatie, concrete reti protettive di tutela del reddito».

Tante iniziative per il 2021

Nel 2021 continueranno le tante attività dell’OI mirate a innovare la produzione del pomodoro da industria nel segno della sostenibilità ambientale ed economica, tra le quali ricordiamo la rilevazione e il ristoro dei danni da ralstonia, che quest’anno è stata segnalata a Parma, lo studio delle innovazioni tecnologiche per il contrasto al ragnetto rosso, il progetto di monitoraggio via satellite delle superfici a pomodoro. Inoltre, sono state attivate due importanti iniziative: una collaborazione con il CREA per rilevare le criticità della filiera e una collaborazione con ISMEA dedicata all’individuazione dei costi di produzione del pomodoro al Nord.

L’incontro si è poi concentrato sulle sulla descrizione dei risultati della sperimentazione delle varietà di pomodoro coordinata dalla OI e realizzata in collaborazione con Sata, Astra Innovazione e Sviluppo e l’Azienda agraria sperimentale Stuard a Piacenza, Parma e Ferrara. Le relazioni, tenute da Antonio Petrone, OI Pomodoro Nord Italia; Sandro Cornali, Azienda agraria Stuard; Sara Boschetto, Sata e Paolo Pasotti, Astra Innovazione e Sviluppo, hanno evidenziato come le varietà di 2° livello testate nel 2020 abbiano raggiunto medie da 4,96 fino ad un massimo di 5,29 °Bx con una plv unitaria che è andata da 5.870 a 6.344 euro/ha.

Il dettaglio completo della sperimentazione delle varietà 2020 verrà pubblicato, grazie alla collaborazione con L’OI Pomodoro da industria Nord Italia, all’interno dello Speciale Pomodoro da industria pubblicato su L’Informatore Agrario n. 6/2021.

L’anteprima dei risultati è scaricabile a questo link: https://oipomodoronorditalia.it/prove-varietali/

 

Lorenzo Andreotti