Pomodoro da industria: costi alle stelle unica certezza

Una campagna produttiva senza certezze, se non quella di costi ancora elevati che potrebbero mettere a repentaglio la redditività delle aziende agricole. Una situazione che, a operazioni di trapianto ormai avviate, rende ancora più incerte le sorti della prossima campagna per i produttori di pomodoro da industria, in mancanza di un prezzo di riferimento.
A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia preoccupata dallo stallo delle trattative tra le rappresentanze agricole e industriali.
Nel bacino del Centro-Sud, che fornisce circa metà del raccolto nazionale di pomodori da industria (alla provincia di Foggia va il primato assoluto, con una superficie media annua di 15.000 ettari e una produzione di 1,4 milioni di tonnellate), l’accordo quadro non era stato firmato neanche l’anno scorso. La situazione quest’anno è però più complessa in mancanza di un’intesa anche al Nord, dove le trattative sono solitamente più fluide e portano, sia pure con maggiori difficoltà rispetto al passato, alla definizione di un prezzo condiviso.
Per Coldiretti Ferrara il pomodoro non è più “l’oro rosso” di qualche anno fa, soprattutto per lo sfilacciamento della filiera e per le crescenti diversità di vedute che ostacolano l’intesa su un prezzo equo, che riconosca la qualità e l’impegno alla componente imprenditoriale agricola.
Le cose stanno andando nel senso opposto a quanto auspicato, scrive l’organizzazione, nel rilevare che la “rottura” che si è creata al tavolo delle trattative fra la parte agricola e quella industriale sta gravemente pregiudicando la firma dell’accordo quadro.
L’eventuale mancata intesa costituirebbe un precedente pericoloso, prefigurando il rischio che nelle future contrattazioni un numero crescente di aziende agricole gestisca singolarmente le trattative con gli acquirenti industriali, ma in un rapporto strutturalmente sbilanciato, con il conseguente indebolimento del ruolo delle organizzazioni dei produttori dotate per loro natura (trattandosi di organismi aggregativi) di un maggiore potere contrattuale rispetto ai singoli.