Radicchio di Chioggia in crisi nera

«La situazione è ormai insostenibile per gli ortolani chioggiotti: come da previsione più nera, il radicchio tondo di Chioggia negli ultimi giorni, è andato invenduto». L’allarme è lanciato da Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio del Radicchio Rosso igp e del Mercato Ortofrutticolo di Chioggia.

Qualche commerciante ne ha comprati pochi quintali a un prezzo «caritatevole» che è oscillato a metà aprile dai 12 ai 15 centesimi al chilo.

«L’emergenza sanitaria non ha fatto che amplificare una stortura di mercato che esiste da molti anni» spiega Giuseppe Boscolo Palo. «I commercianti a gennaio e febbraio stoccano il prodotto invernale per soddisfare la richiesta di marzo in attesa della nuova produzione che arriva ad aprile, ora i loro frigoriferi sono ancora pieni».

Il coronavirus non fa che peggiorare il fenomeno speculativo, con i canali Horeca chiusi, le esportazioni di gran lunga ridotte e di conseguenza i consumi dimezzati.

«Preferiamo regalarlo» aggiunge Boscolo Palo, raccontando di aver chiamato la Croce Rossa di Chioggia che si recherà al mercato ortofrutticolo della cittadina veneta a ritirarne alcune pedane che andranno poi devolute alle persone indigenti e bisognose.

«Dopo questo periodo di emergenza è necessario pensare ad un cambio culturale e operativo per aspirare ad un giusto riconoscimento del valore sul mercato del radicchio di Chioggia» sottolinea Boscolo Palo.