Noce: nuovi ibridi allo studio contro Phytophtora e black-line

noce impianto

blacklineLa coltivazione del noce per la produzione-del frutto ha subìto delle importanti-trasformazioni negli ultimi 20 anni, diventando sempre più una coltivazione specializzata assimilabile agli altri fruttiferi, come melo, pesco, ecc. e avvalendosi-di varietà a fioritura laterale. Dall’analisi dei dati 2018 si è rilevato un aumento in termini di numero di produttori-e di ettari di superficie investita a noce da frutto rispetto agli anni precedenti, a dimostrazione anche di un crescente interesse rivolto a questa coltura da parte di produttori e consumatori italiani.

L’estensione della coltivazione del noce in ambienti pedoclimatici nuovi per questa specie, unitamente all’adozione di un sistema di allevamento intensivo con riduzione delle distanze di impianto, ha portato a mutamenti nelle patologie, sia in termini di tipologia, sia in relazione alla gravità di attacco. Alle tradizionali avversità crittogamiche, come la batteriosi e l’antracnosi, e per gli insetti la carpocapsa, specificatamente legate a questa coltura, si sono aggiunti estesi fenomeni di deperimento e morie dovuti a Phytophthora spp., patogeno terricolo che colpisce radici e colletto. Allo stato attuale, la Phytophthora è da considerarsi la principale avversità da contrastare, essendo in grado di distruggere un intero impianto, specie se veicolata da acqua di superficie e cattivo drenaggio, anche nell’arco di 2-3 anni. Di fatto, finora sono stati abbattuti oltre 150 ha di noceti nel nostro Paese a causa del deperimento da Phytophthora e in particolare di P. cinnamomi. A oggi nessuna sostanza attiva è in grado di contrastare l’infezione in atto da P. cinnamomi. È quindi un fattore assolutamente prioritario e urgente la ricerca di portinnesti resistenti/ tolleranti a Phytophthora per sostenere la nocicoltura intensiva e promuoverne l’espansione.

Port.Noc è l’acronimo di un progetto nazionale pluriennale dal titolo «Valutazione di portinnesti per la tolleranza/ resistenza a Phytophthora e black-line e valorizzazione di varietà di Juglans regia compatibili». Durante il progetto, al fine di reperire materiale genetico interessante per la produzione di portinnesti tolleranti a P. cinnamomi, è stata intrapresa una intensa selezione per resistenza a Phytophthora a mezzo di inoculazioni artificiali. Le inoculazioni sono state praticate su materiale prelevato da 38 piante di noce, inclusi individui di J. major e i relativi ibridi, di J. microcarpa e di J. regia preventivamente selezionati e catalogati in base all’attitudine riproduttiva.
Le analisi, a oggi, hanno messo in evidenza 5 ibridi di J. major e 9 di J. microcarpa come promettente tolleranza a P. cinnamomi. Questo materiale è attualmente oggetto di valutazione in campo presso impianti di produzione di noci sicuramente infetti da P. cinnamomi.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 15/2019
Noce: nuovi ibridi allo studio contro Phytophtora e black-line
di Autori Vari
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale