Prosegue l’iter per la definizione del Piano nazionale per il settore olivicolo-oleario.
Nei giorni scorsi il sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra ha convocato gli organismi di rappresentanza facenti parte del tavolo di filiera e ha annunciato la pubblicazione di un provvedimento ministeriale dove è previsto lo stanziamento di fondi pubblici per attivare sostegni al settore.
A oggi non è ancora noto l’importo dello stanziamento messo a disposizione con il decreto Masaf, anche se gli operatori economici sono fiduciosi e prevedono un budget consistente e tale da poter attivare con una certa urgenza e intensità gli interventi più volte annunciati nei mesi scorsi.
Tanti temi da trattare
I temi da trattare sono molteplici e variegati e comprendono le materie legate alla competitività della filiera, alla regolazione del mercato, anche attraverso la tracciabilità dei prodotti, alle attività di innovazione e di ricerca, all’emergenza xylella, alle questioni dell’aggregazione dei produttori e della normativa settoriale.
È previsto un serrato ciclo di incontri, in maniera tale da elaborare indicazioni concrete entro l’inizio del prossimo autunno, rispettando così una tempistica che, almeno in teoria, dovrebbe portare al perfezionamento del piano nazionale olivicolo-oleario entro l’inizio del 2026.
Due obiettivi strategici
Gli obiettivi strategici, secondo il Masaf, sono:
- potenziare la capacità produttiva nazionale, cercando di aumentare del 25%, in 7-10 anni, la produzione nazionale, agendo sulle superfici coltivate, sull’innovazione degli impianti e sulla produttività;
- far emergere e valorizzare l’olio extravergine di oliva di alta qualità, attraverso un nuovo regime di certificazione facoltativo, basato su un disciplinare produttivo tale da garantire la tracciabilità e la sicurezza alimentare.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 24/2025
Piano olivicolo atteso a inizio 2026
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