Fieragricola celebra i primi sessant’anni di Politica agricola comune con un summit internazionale in programma a Verona (Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra) il prossimo 1° marzo, alla vigilia della 115ª edizione della rassegna internazionale dedicata all’agricoltura (2-5 marzo).

Un’occasione naturalmente di festa per quella che fu la prima politica di aggregazione dell’Europa unita, applicata a partire dal 1962, ma voluta già con il Trattato di Roma del 1957 che, nell’istituire la Comunità Economica Europea (Cee) fra Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, contemporaneamente stabilì all’articolo 39 le finalità della Politica agricola comune (Pac), oggi ampliate con la riforma che entrerà in vigore nel gennaio 2023.

Nella sessione del mattino (dalle ore 10), Fieragricola si soffermerà sulla policy della Pac e sul futuro dell’agricoltura, con i saluti istituzionali e una tavola rotonda dedicata appunto a «L’agricoltura a emissioni zero: orizzonte 2050». L’obiettivo è quello di delineare insieme una visione concreta di crescita, grazie al confronto fra istituzioni, agricoltori e big player della meccanica, della zootecnia, delle agro-energie e della chimica.

Nella sessione pomeridiana (dalle ore 14,30), focus sull’innovazione. Ricerca e sviluppo saranno sempre più elementi fondamentali per garantire gli aspetti di food security e food safety, per tutelare l’ambiente e preservare le risorse del pianeta. Quali saranno le nuove frontiere della produzione agricola? Come garantire maggiore produttività, salubrità delle produzioni, risparmio delle risorse idriche e del consumo di suolo, sviluppo di energie da fonti rinnovabili agricole? Quale futuro per urban farming e vertical farming da qui al 2050? Ne parleranno le imprese produttrici, il mondo della ricerca e i giovani agricoltori europei.

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