Novità in vista per il credito di imposta

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In una risposta scritta a un’interrogazione parlamentare il Mipaaf ha preso posizione sul tema della cumulabilità tra diverse fonti di finanziamento per gli investimenti aziendali, con particolare riferimento alla misura nazionale del credito d’ imposta 4.0 e delle agevolazioni concesse tramite la politica di sviluppo rurale 2014-2020 (Misura 4.1).

Nei mesi scorsi la necessità di rispettare, in materia, alcuni precisi requisiti stabiliti dalla normativa comunitaria aveva indotto molte Regioni a irrigidire e ridimensionare l’applicazione del credito d’imposta, generando incertezza tra le imprese che avevano fatto ricorso allo strumento, confidando nella cumulabilità totale con le erogazioni della politica di sviluppo rurale.

Nella risposta scritta il Ministero delle politiche agricole condivide la tesi secondo la quale il credito d’imposta non è una forma di sostegno pubblico, non è un’esenzione dal normale onere fiscale e ha, riaffermato la neutralità delle politiche fiscali degli Stati membri rispetto alla normativa comunitaria.

Come spiega il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri, «anche il Ministero dell’economia e finanze conferma che l’agevolazione, integrando una misura di carattere generale, è cumulabile con le altre agevolazioni aventi a oggetto i medesimi costi, a condizione, tuttavia, che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto».

«È fondamentale – afferma Mercuri – che ora le Regioni si uniformino all’interpretazione resa dal Governo e mettano le imprese nella condizione di poter beneficiare del credito d’imposta fondamentale per l’innovazione e per uno sviluppo realmente sostenibile».