La proposta per la riforma della Pac potrebbe arrivare già a luglio, come parte del pacchetto sul bilancio pluriennale dell’UE.
Questa è l’ipotesi su cui sono a lavoro i tecnici della Dg Agri. «Le cose cambiano ogni giorno, ma questo è quello a cui ci stiamo preparando» ha riferito a L’Informatore Agrario un funzionario di alto rango il 5 giugno.
Qualche giorno prima, il 3 giugno, parlando a una conferenza di Euractiv a Bruxelles, lo stesso commissario all’agricoltura Christophe Hansen aveva confermato i piani della Commissione.
L’idea non piace per niente agli eurodeputati, che si sentono – a ragione – messi da parte.
La Commissione agricoltura dell’Eurocamera sta preparando una lettera da indirizzare ad Hansen e alla presidente Ursula von der Leyen per chiedere più tempo.
La rivoluzione è nel bilancio
L’accelerazione, secondo quanto spiegato da Hansen, è motivata anche dalla lentezza con cui i ministri dell’agricoltura e soprattutto l’Europarlamento, alle prese con le elezioni europee del 2019, avevano affrontato la precedente riforma, concepita nel 2018 ed entrata pienamente in vigore solo nel 2023, dopo che la pandemia e l’aggressione russa all’Ucraina avevano sconvolto l’ordine mondiale.
La gestione del bilancio come un tutt’uno con le sue politiche, conferma inoltre che l’accentramento dei poteri è il tratto distintivo del secondo mandato di Ursula von der Leyen, che vuole usare i fondi UE come leva negoziale con gli Stati, esattamente come nel caso del Pnrr.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2025
Entro luglio la bozza di riforma della Pac
di A. Di Mambro
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