Vino: arriva la distillazione per aiutare il settore

bicchieri vino

«L’obiettivo del Governo è attivare la misura di distillazione con un plafond da 50 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri interventi regionali sempre rivolti alla distillazione». L’annuncio del sottosegretario Giuseppe L’Abbate è stato dato il 16 nel corso di un webinar «Banche, fondi e garanzie. Vino, diamogli credito – Mercati in trasformazione ed effetti economico-finanziari sui bilanci delle imprese vitivinicole» organizzato da Foragri in collaborazione con L’Informatore Agrario e Vite&Vino.

La misura della distillazione riguarderà i vini non dop e igt e varrebbe 2,75 euro per %vol/hl alcole. Il decreto verrà discusso in Conferenza Stato-Regioni.

E che il settore abbia bisogno anche di questo aiuto è chiaro a tutti. Infatti è di due miliardi di euro la stima della perdita derivante dalla frenata di consumi di vino in Italia nel periodo marzo-maggio. Un deficit, questo, equivalente al 20% circa dei ricavi non più recuperabili nel corso di quest’anno».

Il dato quanto emerge dalla «Analisi dei consumi di vino prima e durante il lockdown in Italia» presentata nel corso del webinar da Davide Gaeta, dell’Università di Verona. «L’analisi dei consumi pre e durante il lockdown – ha rilevato Gaeta – evidenzia l’attuale crisi di liquidità delle aziende vitivinicole italiane a cui si aggiunge anche la drammatica difficoltà degli incassi riferiti persino alle vendite sul canale horeca di fine 2019».

«Ora servono misure urgenti di politica economica per recuperare la crescita dei consumi. Una leva – ha detto Gaeta – potrebbe essere rappresentata dalla riduzione di qualche punto dell’Iva, oltre che di un nuovo approccio del consumatore. Infatti, circa il 70% del campione coinvolto si dimostra sensibile nei confronti dell’acquisto di vino locale per sostenere l’economia e le cantine del territorio».

La perdita del 20% sul settore vitivinicolo prevista dagli analisti nel 2020 impatterà in modo significativo sui bilanci delle imprese, come ha rilevato Luca Castagnetti, direttore del Centro Studi Management DiVino, che ha analizzato un campione di 618 aziende (tutte le imprese del settore con ricavi da 3 milioni di euro in su) simulando le performance del 2020.

Secondo Castagnetti «Sotto l’aspetto finanziario l’annullamento dei flussi di cassa gestionali farà esplodere il fabbisogno di strumenti finanziari, con un incremento che per le imprese da 3 a 10 milioni di fatturato sarà di 7 volte superiore rispetto al periodo pre-Covid.

Una necessità, quella dell’intervento finanziario, che secondo l’analista sarà fondamentale per difendere la filiera da eccessive pressioni al ribasso per uva e vino e quindi per mantenere in equilibrio la distribuzione del valore.