La filiera agroalimentare e distributiva al servizio del Paese

«La drammatica situazione che stiamo attraversando a causa della pandemia del Covid-19 ha dimostrato in maniera inequivocabile quanto le imprese della filiera agricola, industriale, della pesca e distributive siano in prima linea a servizio del Paese, continuando ad assicurare con grande senso di responsabilità, non senza difficoltà, un costante rifornimento di prodotti agroalimentari di qualità, con gli standard più elevati a livello globale, in quantità sufficiente e a prezzi accessibili a tutti i consumatori, contribuendo in tal modo alla tenuta socio-economica dell’Italia».

Lo sottolineano in un comunicato congiunto: Alleanza delle cooperative italiane del settore agroalimentare, Cia-Agricoltori Italiani, Ancd-Associazione nazionale cooperative fra dettaglianti Conad, Ancc-Coop Associazione nazionale delle cooperative di consumatori, Confagricoltura, Copagri, Federalimentare e Federdistribuzione, evidenziando il ruolo strategico delle produzioni agricole, agroalimentari, della distribuzione e di tutte le imprese collegate.

Per la parte agricola e agroalimentare, Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e l’Alleanza delle Cooperative del settore Agroalimentare rappresentano oltre i 2/3 delle aziende e delle cooperative agricole italiane, con oltre il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata e più di 800.000 persone occupate.

Per la parte che riguarda l’industria del food & beverage, Federalimentare rappresenta il secondo settore manifatturiero del Paese che in Italia conta 56.000 imprese e dà lavoro a 400.000 addetti.

Per la parte distributiva, Ancd, Ancc-Coop e Federdistribuzione rappresentano oltre il 70% delle vendite della Gdo, operando sul territorio con 15.000 punti vendita e 340.000 addetti.

«Tuttavia – aggiungono le otto sigle della filiera – mentre siamo impegnati a far fronte all’emergenza, abbiamo la consapevolezza di essere davanti a una situazione straordinaria che non si esaurirà in tempi brevi. Non possiamo, pertanto, non guardare con attenzione a quanto sta avvenendo intorno a noi e che potrà condizionare le scelte e le prospettive dell’intera filiera alimentare italiana».

«Vogliamo perciò ribadire con forza alle Istituzioni e all’opinione pubblica tutto l’impegno delle imprese agroalimentari e distributive italiane a fare la propria parte, con la consapevolezza che saremo in grado di rispondere nel modo migliore a questa sfida».

«Continueremo a impegnarci a promuovere i nostri valori, tipici di quella cultura di impresa, di ‘buona impresa’, che è per noi senso di appartenenza, senso della comunità, di cultura, di valori sociali e patrimonio di tutti noi, prerequisito fondamentale e imprescindibile per continuare a costruire assieme un Paese migliore».