Pronto il riordino del Servizio fitosanitario nazionale

È stata presentata agli operatori e alle organizzazioni agricole, alla presenza del sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe L’Abbate, la proposta di riordino del Servizio fitosanitario nazionale, basata sulla delega al Governo inserita nella legge di delegazione europea 2018 ed elaborata nell’ambito del Comitato fitosanitario nazionale.

I cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi commerciali impongono, infatti, un approccio più efficiente per garantire lo stesso livello di protezione fitosanitaria in tutta l’UE e condizioni di parità per i numerosi operatori e produttori commerciali dell’Unione.

«Le realtà regionali del Servizio fitosanitario sono oggi estremamente diversificate sia per strutture che per allocazione delle risorse umane e tecniche – dichiara il L’Abbate –, uno scenario che ci impone un riordino e una riorganizzazione, così da rendere celeri, efficienti ed efficaci gli interventi e le misure da attuare per fronteggiare le oltre venti emergenze fitosanitarie attualmente presenti sul territorio nazionale, come Xylella fastidiosa e cimice asiatica».

La nuova bozza del testo normativo si concentra su:

  • modifica del ruolo e della composizione del Comitato fitosanitario nazionale (Cfn),
  • definizione del ruolo e delle competenze del Crea DC (Difesa e Certificazione),
  • nuova gestione delle emergenze fitosanitarie,
  • istituzione di una unità centrale di Segretariato per le emergenze fitosanitarie,
  • realizzazione di un sistema informativo nazionale centralizzato,
  • razionalizzazione dei punti di entrata,
  • ridefinizione delle figure del personale fitosanitario e adeguamento almeno alle dotazioni minime,
  • definizione delle procedure di controllo uniformi attraverso la realizzazione di un Manuale nazionale,
  • formazione e aggiornamento permanente del personale fitosanitario.

Sulla bozza di riordino del Servizio fitosanitario nazionale si attende il concerto degli altri ministeri interessati.

Al di là delle linee programmatiche bisognerà vedere se ci sarà una dotazione economica tale da permettere tutti i miglioramenti necessari.