Per i danni da cimice asiatica disponibili 110 milioni

Nella riunione della Conferenza Stato-Regioni è stata raggiunta l’intesa sugli interventi compensativi a favore di imprese agricole che hanno subito danni causati dagli attacchi dalla cimice asiatica.

I fondi, ripartiti nel prossimo triennio, ammontano a 110 milioni di euro totali e prevedono un ristoro pari a circa 63 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, 32,4 milioni per il Veneto, 6,8 per il Piemonte, 4,1 per la Lombardia e 3,7 infine per il Friuli Venezia Giulia.

Inoltre, per il sostegno alle imprese agricole colpite da eventi meteorologici eccezionali, riconosciuti con declaratoria dal 4 dicembre 2019, vengono stanziati, inoltre, 13 milioni di euro dal Fondo della Protezione Civile suddivise tra Emilia-Romagna (3,1 milioni), Lombardia (3), Veneto (2,9), Piemonte (2,4), Liguria (0,8), Calabria (0,5), Lazio (0,2) e Marche (0,1).

«L’accordo sblocca oltre 140 milioni di euro a valere sul Fondo di solidarietà nazionale» ha dichiarato il sottosegretario alle politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, che ha partecipato alla riunione in videoconferenza della Conferenza Stato-Regioni.

«Abbiamo accolto, inoltre – ha detto L’Abbate – alcune necessità del comparto vitivinicolo alla luce delle complicazioni del periodo». La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa, infatti, su altri quattro punti all’ordine del giorno. Oltre alla riorganizzazione della disciplina della riproduzione animale, si interviene sull’ocm Vino dove, a causa delle complicazioni dovute alla pandemia Covid-19, si è reso necessario sia dimezzare i limiti di contributo minimo nell’ambito della misura «Promozione», sia il differimento al 30 novembre del termine ultimo per presentare la domanda di aiuto della misura «Investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti» per la campagna 2020-2021.