Obbligo del registro dei trattamenti e non solo in vista

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La tenuta obbligatoria del quaderno di campagna e del registro dei trattamenti nell’ambito del fascicolo aziendale si avvicina.
Entro la fine dell’anno Agea dovrebbe infatti mettere a disposizione le procedure telematiche per consentire lo svolgimento di tutte le registrazioni richieste, in modo da partire operativamente con lo strumento dal 2024.

Le registrazioni sono classificabili in due categorie. La prima riguarda il registro dei trattamenti e la seconda quello delle fertilizzazioni. In aggiunta ci sono ulteriori operazioni che riguardano le irrigazioni, le lavorazioni in campo, le macchine agricole, la localizzazione dei magazzini, la manodopera, e altre informazioni che identificano la composizione strutturale dell’azienda agricola.
Pertanto, non si fa riferimento solo ai dati relativi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma a un insieme di informazioni gestionali che riguardano l’impresa agricola, da utilizzare non solo per verificare il rispetto delle disposizioni di legge, ma anche per accertare il corretto utilizzo dei fondi pubblici e per tracciare e qualificare i processi produttivi seguiti in azienda.

In pratica, le informazioni che lo stesso agricoltore è tenuto a fornire ai fini della registrazione saranno utilizzate anche per le attività di controllo e sanzione a suo carico ed eventualmente per ottenere una o più delle molteplici certificazioni attive e in fase di progettazione (biologico, Snqpi, Snqba, attestazioni di sostenibilità e di impatto ambientale, ecc.).
È evidente come tutto questo comporti un notevole appesantimento burocratico che si aggiunge al già notevole carico al quale sono sottoposte le aziende agricole e che il singolo imprenditore ben difficilmente riuscirà a svolgere i compiti previsti senza l’intervento di centri di servizi in grado di fornirgli l’assistenza necessaria.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 31/2023
Operatività in vista per registro dei trattamenti & C.
di E. Comegna
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