Malattie fogliari del frumento: una nuova miscela efficace

Septoriosi frumento

Diverse patologie fungine possono attaccare l’apparato fogliare dei frumenti (tenero e duro) già durante la fase di levata. Fra le più diffuse il complesso della septoriosi (Zymoseptoria tritici e Parastagonospora nodorum), l’oidio (Blumeria graminis) e su alcune varietà anche la ruggine gialla (Puccinia striiformis).

In presenza di condizioni ambientali favorevoli, su varietà sensibili, si possono riscontrare importanti livelli di diffusione di queste malattie già nel mese di aprile. Ne consegue che l’intervento fungicida generalmente programmato a inizio fioritura per la protezione delle spighe dagli agenti della fusariosi risulta correttamente posizionato anche per il controllo delle malattie fogliari a comparsa più tardiva quali ruggine bruna (Puccinia recondita) ma può risultare troppo ritardato per la patologie a diffusione più precoce.

Nelle aree della pianura emiliano-romagnola più vocate alla coltivazione del frumento, su varietà sensibili alle malattie fogliari sono affermate da tempo strategie di difesa che prevedono un intervento fungicida anche entro la fase di levata seguito poi da un intervento nella fase di spigatura-inizio fioritura.

Dalla sperimentazione degli ultimi anni è emerso come i trattamenti eseguiti in fase di «foglia a bandiera» siano più performanti di quelli eseguiti nella fase di inizio levata (primo/secondo nodo). Ma è altresì evidente come anche il trattamento più precoce, se eseguito con prodotti dotati di lunga persistenza d’azione, possa fornire una soddisfacente azione di contenimento delle malattie e consentire il raggiungimento di buone produzioni.

Oggi si può anche contare su sistemi di supporto alle decisioni (DSS) ampiamente validati, che possono valutare il rischio infettivo e orientare al meglio la tempistica di intervento. Per molti anni i fungicidi più utilizzati in levata sono state miscele fra analoghi delle strobilurine (QoI) e triazoli di vecchia generazione. Attualmente, a seguito della revoca di diversi triazoli e di performance delle strobilurine non sempre soddisfacenti, si sta affermando una nuova generazione di fungicidi che privilegiano protioconazolo, inibitori della succinato-deidrogenasi (SDHI) e triazoli di nuova generazione.

Sperimentazione biennale

Nelle primavere 2021 e 2022 il Centro di saggio del Consorzio agrario di Ravenna ha valutato l’efficacia del nuovo fungicida a base di protioconazolo, bixafen e fluopyram (Ascra Xpro) in programmi di difesa dalle malattie fogliari del frumento duro.

Entrambe le annate sono state caratterizzate da lunghi periodi di siccità durante le fasi di accestimento e levata dei frumenti così che l’impatto delle malattie fungine sulle produzioni è risultato, a livello territoriale, basso. Ma nel particolare contesto in cui sono state realizzate le attività sperimentali (varietà sensibili, terreni con ottima fertilità, alto investimento colturale) si è registrata una severa diffusione di oidio nella primavera 2021 e di septoriosi e Microdochium nivale nella primavera 2022.

L’impatto di queste infezioni fungine sulla potenzialità produttiva dei frumenti è risultato significativo dando modo di acquisire dati sperimentali a supporto della valenza del nuovo prodotto nei programmi di difesa.

Una nuova miscela efficace e flessibile

Nei campi di frumento con alta potenzialità produttiva la difesa fungicida permette di ottenere significativi incrementi della resa in granella anche in annate con andamenti climatici non favorevoli allo sviluppo delle malattie fungine. Nei due anni di sperimentazione si sono ottenuti incrementi nell’ordine di circa 1 t/ha nel 2022 ma fino a oltre 3 t/ha nel 2021.

La nuova miscela protioconazolo + bixafen + fluopyram applicata in fase di levata della coltura si è rivelata uno strumento molto efficace per la protezione dell’apparato fogliare al pari o superiore dei migliori standard di riferimento. Se ne è apprezzata la perfetta selettività, la buona flessibilità di impiego e l’elevata attività fungicida nei confronti delle patologie esaminate.

Le rese ottenute sono sempre risultate tendenzialmente superiori a quelle delle parcelle trattate con gli standard di riferimento.

Per dare continuità alla protezione dell’intervento in fase di levata e garantire anche una adeguata protezione dalle malattie della spiga è necessario intervenire anche in fase di inizio fioritura con prodotti molto attivi anche nei confronti delle fusariosi.

Nei due anni di prova la strategia protioconazolo + bixafen + fluopyram in levata e protioconazolo + spiroxamina a inizio fioritura ha assicurato i più elevati livelli produttivi rispetto alle migliori strategie con gli standard di confronto.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2023
Malattie fogliari del frumento una nuova miscela efficace
di L. Fagioli, A. Allegri
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