La Francia vara un piano di emergenza per la barbabietola

La sentenza emessa il 19 gennaio 2023 dalla Corte di giustizia dell’Unione europea che esclude l’uso dei neonicotinoidi per le sementi e la possibilità di derogare al divieto europeo ha indotto il Governo francese a prendere della nuova situazione atto e, di conseguenza, a non concedere una nuova deroga per il 2023. Lo ha reso noto il ministro dell’agricoltura Marc Fesneau.

Il responsabile dell’agricoltura ha dichiarato che «di fronte a questa decisione di immediata applicazione in Europa, e mentre la Francia era impegnata in un programma triennale di ricerca sulle alternative ai neonicotinoidi che doveva concludersi quest’anno, dobbiamo agire affrontando con lucidità la nuova situazione. Per questo il Governo francese intende prendere provvedimenti per garantire la sostenibilità di un settore agricolo e industriale essenziale per i territori e l’economia».

Il Ministero precisa che il piano d’azione a sostegno dell’intero settore della barbabietola da zucchero, che verrà definito nei prossimi giorni con il settore e i gruppi scientifici, si baserà in particolare sui seguenti impegni:

  • a partire dalla campagna 2023, e in collaborazione con i professionisti, saranno sviluppati nuovi percorsi tecnici volti alla protezione delle barbabietole seminate quest’anno;
  • allo stesso tempo, tutte le soluzioni immediatamente disponibili derivanti dai progetti del piano nazionale per la ricerca e l’innovazione saranno dispiegate e accelerate entro l’orizzonte di semina del 2023, sulla maggior superficie possibile.  Sarà inoltre accelerato il programma di ricerca e saranno aumentate le risorse necessarie alla gestione dei progetti;
  • la Francia assicurerà l’omogeneità dell’applicazione della decisione della Corte in tutti i Paesi dell’Unione europea al fine di evitare qualsiasi distorsione a danno del settore francese;
  • Parigi chiederà alla Commissione Ue di attivare una clausola di salvaguardia per garantire che semi, barbabietole e zucchero di barbabietola importati nel 2023 non possano essere trattati con neonicotinoidi;
  • nel 2023 lo Stato metterà in atto un sostegno finanziario a sostegno dei coltivatori, che potrà essere attivato in caso di perdita di resa legata agli insetti. Questo aiuto, i cui elementi tecnici dovranno essere definiti rapidamente, è destinato a mettere in sicurezza i coltivatori e gli industriali durante questa transizione.

Solidarietà ai bieticoltori francesi arriva da Confagricoltura, che evidenzia come nel 2020 nel Paese transalpino la diffusione degli afidi abbia provocato un calo dei raccolti di barbabietole del 30% per un danno di 800 milioni di euro. Per una questione di reciprocità, secondo Confagricoltura, l’Italia dovrebbe sostenere la richiesta del Governo francese di attivazione della clausola di salvaguardia per garantire che semi, barbabietole ed etanolo prodotti nei Paesi terzi e destinati al mercato europeo non siano stati trattati con neonicotinoidi.

Il governo di Londra, rileva infine Confagricoltura, ha autorizzato anche quest’anno l’utilizzo d’emergenza di sementi trattate con neonicotinoidi.