Controllo di Solanum nigrum su pomodoro con benfluralin

pomodoro con infestante Solanum nigrum

Nella coltivazione del pomodoro da industria l’infestante di più difficile controllo con gli attuali mezzi a disposizione è sicuramente il Solanum nigrum, una specie tipica degli areali coltivati a pomodoro, caratterizzata da un’elevata affinità con questa coltura; il difficile controllo con gli attuali mezzi è dovuto a un’emergenza scalare e prolungata e da un elevato potere competitivo, che la rende in grado di ridurre quantitativamente e qualitativamente le produzioni già a partire da basse infestazioni (1 pianta/m2).

L’uscita dal mercato della sostanza attiva oxadiazon, perno centrale del diserbo del pomodoro per il controllo di S. nigrum, le cui autorizzazioni di prodotto sono state revocate dal 1° gennaio 2019, ha indotto la ricerca di nuovi e validi mezzi di controllo, tra cui la sostanza attiva benfluralin.

Benfluralin (Bonalan 600 WG – Gowan) è un erbicida di pre-emergenza appartenente alla famiglia delle dinitroaniline; il suo meccanismo d’azione interferisce sulla divisione cellulare e sui processi respiratori delle cellule.

Attraverso l’incorporazione al terreno, la sostanza attiva è protetta dalla fotodegradazione e viene messa a stretto contatto con i germinelli e i meristemi radicali, inibendo la germinazione dei semi e il successivo sviluppo delle plantule.

Benfluralin è attivo nei confronti di infestanti dicotiledoni e graminacee annuali ed è utilizzato nei programmi di diserbo con altri erbicidi a diverso meccanismo d’azione, sia per rafforzarne il controllo su talune infestanti sia per ampliare il suo spettro di attività.

Sperimentazione condotta nel Pavese

Nel biennio 2018-2019 sono state condotte due prove a Casei Gerola (Pavia), per valutare l’efficacia di benfluralin contro S. nigrum nel diserbo del pomodoro da industria. In entrambe le prove si è seguito lo stesso protocollo su 6 diverse tesi:

  1. testimone
  2. pendimethalin + oxadiazon + metribuzin
  3. pendimethalin + benfluralin + metribuzin a cui è seguito l’interramento subito dopo l’applicazione
  4. benfluralin con interramento
  5. pendimethalin + benfluralin + metribuzin con successiva irrigazione
  6. benfluralin con irrigazione

La tesi pendimethalin + benfluralin + metribuzin con successiva irrigazione ha fornito un livello di efficacia pari al 100% e 98%, perfettamente in linea con quello della tesi scelta a riferimento (pendimethalin + oxadiazon + metribuzin).

Risultati un po’ inferiori si sono invece osservati per la miscela pendimethalin + benfluralin + metribuzin a cui è seguito l’interramento subito dopo l’applicazione; nel 2018 questo trattamento ha mostrato una buona efficacia (94,5%) fino a 28 giorni dall’applicazione, poi diminuita in modo significativo 42 giorni dopo l’applicazione (91%). Nel 2019, invece, le due tesi (con irrigazione e con interramento) hanno fornito un grado di efficacia analogo (98%) e molto elevato, nonostante la maggiore infestazione presente nell’ultimo rilievo, rispetto alla prova del 2018. Ciò è probabilmente dovuto al differente andamento climatico delle due stagioni di prova. Nel 2018 la stagione colturale è stata molto più secca, con precipitazioni pressoché assenti; nel 2019, invece, il periodo di prova è stato caratterizzato da precipitazioni frequenti a partire dai giorni successivi all’applicazione, rendendo pressoché uguale l’efficacia della tesi con interramento e della tesi con irrigazione.

Un’ulteriore tesi, benfluralin con interramento, ha fatto registrare andamenti simili in entrambe le prove, con buoni livelli di contenimento del S. nigrum nel periodo immediatamente successivo all’applicazione, in presenza di bassa infestazione. L’aumento progressivo e scalare di quest’ultima si è tradotto in una diminuzione dell’efficacia del trattamento dell’83% nel 2018 e del 72,5% nel 2019, nel rilievo a 42 giorni.

Considerazioni simili possono essere effettuate per la tesi benfluralin con irrigazione, che ha evidenziato, in entrambi gli anni, un’ottima capacità di controllo dell’infestante. Nel 2019 l’efficacia è diminuita solo fra il terzo e l’ultimo rilievo, 42 giorni dopo l’applicazione (88%), quando si è rilevata un’elevata intensità di germinazione tardiva (da 12,3 a 21 piante/m2).

Nelle condizioni operative delle prove effettuate, l’impiego del benfluralin ha dimostrato di fornire risultati del tutto simili a quelli ottenuti con l’erbicida oxadiazon nelle tradizionali miscele con pendimetalin e metribuzin, utilizzate in pre-trapianto del pomodoro.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2021
Controllo di Solanum nigrum su pomodoro con benfluralin
di E. Pasqualini, D. Bassi, S. Bergaglio, S. Alessandri, A. Bagnalasta
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