Al via la tassa su fitofarmaci e fertilizzanti

trattamento diserbo

Dal 2024 gli operatori che immettono sul mercato prodotti fitosanitari e fertilizzanti di sintesi saranno tenuti al versamento di un contributo annuo per la sicurezza alimentare. Lo prevede un recente decreto ministeriale che ha fornito tutte le indicazioni necessarie per consentire l’operatività del nuovo sistema di riscossione. Il tributo è in funzione dall’anno 2000, inizialmente con una percentuale dello 0,5%, poi aumentata al 2% del fatturato.

A decorrere dal prossimo 1° gennaio, i soggetti interessati sono tenuti a inserire sul portale informatico del Sian i dati relativi al bilancio registrato nell’anno precedente e una dichiarazione sostitutiva che attesti la quota di fatturato relativa ai prodotti oggetto del contributo annuale per la sicurezza alimentare.
Le risorse recuperate attraverso questa tassa verranno utilizzate per iniziative a favore dello sviluppo della produzione biologica nazionale, comprese quelle destinate alla realizzazione e promozione del marchio biologico italiano e ai programmi di ricerca e innovazione.

Si stima così di raccogliere alcune decine di milioni di euro per anno, riscuotendo tali risorse dagli operatori attivi nel mercato dei mezzi tecnici, ma con un possibile caricamento dell’onere sulle spalle degli agricoltori acquirenti.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2023
Tassa su fitofarmaci e fertilizzanti, dal 2024 si paga
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