Agricoltori al centro dell’innovazione Basf

Saper ascoltare le esigenze del cliente rappresenta un regola fondamentale del marketing su cui le aziende possono basare le future strategie. Con queste finalità Basf ha ideato il Listening Tour, un momento di dialogo con imprenditori agricoli e giornalisti specializzati con l’obiettivo di raccogliere le specifiche esigenze del settore primario, ma allo stesso tempo di comunicare le proprie strategie nel medio-lungo periodo.
La tappa italiana che ha coinvolto giornalisti italiani, spagnoli e greci si è tenuta, lo scorso luglio, presso l’azienda Ortosole, realtà orticola alle porte di Roma con i suoi 130 ha in pieno campo e 20 ha in serra. L’azienda dal 2012, inoltre, fa parte del Farm Network di Basf, un progetto per dimostrare come sia possibile coniugare agricoltura intensiva e sostenibile, che si traduce in misure concrete per tutelare la biodiversità e promuovere una gestione responsabile di acqua e suolo.

Quali criticità per l’agricoltura italiana

La prima parte dell’incontro è stato un vero e proprio momento di confronto durante il quale il management di Basf e i rappresentanti di quattro differenti realtà agricole italiane (Alessandro Tiozzo di Ortosole, Riccardo Garrone dell’azienda risicola piemontese Coppo & Garrone, Emanuele Bellassai dell’azienda siciliana Bella Assai e Roberto Gugliotti dell’omonima azienda foggiana) hanno analizzato le sfide dell’agricoltura italiana nel Terzo Millennio.
Nonostante le produzioni italiane si siano affermate nel corso degli anni per l’elevato livello qualitativo, oggi le nostre aziende agricole si devono confrontare con una serie di criticità come i cambiamenti climatici, la concorrenza sleale dei Paesi extraeuropei, l’aggregazione dell’offerta, il ricambio generazionale che possono metterne a rischio la competitività. Non vanno, inoltre, dimenticati i sempre più frequenti attacchi mediatici, di natura quasi esclusivamente ideologica e spesso non supportati da basi scientifiche.
«Un importante aiuto in tal senso – ha sottolineato Alberto Ancora responsabile di Basf Crop Protection per il Sud Europa e Country Manager Italia – potrà essere fornito dall’innovazione che però dovrà essere puntuale e mirata alle specifiche esigenze delle aziende agricole nelle differenti aree geografiche».

Basf innovazione a 360°

«L’Italia – ha illustrato Livio Tedeschi senior vice president – Agricultural Products Emea di Basf – costituisce il terzo mercato agricolo europeo e si caratterizza per una grande qualità delle sue produzioni. Per Basf l’Italia rappresenta pertanto un mercato strategico rispetto agli altri Paesi dove è possibile minimizzare i rischi grazie a una maggiore diversificazione colturale. Diversificazione che, ad esempio, è in grado anche di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Quello italiano è un mercato complesso, dove però è possibile adottare soluzioni innovative per garantire una maggiore sostenibilità delle produzioni».
In Basf l’innovazione oggi viene vista in maniera olistica mettendo a disposizione degli agricoltori soluzioni non solo nell’area crop protection. «Già oggi – ha evidenziato Tedeschi – siamo in grado di supportare le diverse aziende agricole con soluzioni innovative a 360° nel settore delle sementi, della concia, degli agrofarmaci chimica e per il biocontrollo e del digital farming».
Due esempi concreti di innovazione sostenibile per il settore risicolo sono Provisia, nuova varietà tollerante all’erbicida cicloxidim (evoluzione della tecnologia Clearfield) sviluppata per gestire le infestazioni di riso crodo resistenti, e un nuovo fungicida a base di F500 che grazie al rapido assorbito dagli stomi permette di aiutare gli agricoltori a produrre riso di alta qualità in modo più efficiente.
Forte è inoltre l’impegno nei settore degli agrofarmaci per il biocontrollo, dove Basf sta aumentando le proprie competenze grazie anche agli importanti investimenti in acquisizioni e in ricerca & sviluppo.
Nel settore degli agrofarmaci di sintesi merita infine di essere citata la molecola Xemium che, come sottolineato da Eric Bas, marketing manager Italia di Basf Crop Protection, ha rappresentato un progetto di dimensioni enormi per il Gruppo. «Grazie allo sviluppo di tre differenti formulati (Sercadis per frutta e vite, Dagonis per le colture orticole e Priaxor per i cereali) abbiamo messo a disposizione degli agricoltori italiani un prodotto innovativo in grado di proteggere 30 differenti colture da oltre 60 malattie».

Articolo di G. Armentano pubblicato su L’Informatore Agrario n. 31/2018