«Il periodo dei prezzi dei fertilizzanti sulle montagne russe, che ha caratterizzato gli ultimi due anni successivi,
si è sicuramente esaurito, eppure abbiamo ancora dei segnali, magari meno evidenti ai più ma molto chiari per noi operatori, che le tensioni sui mercati internazionali sono ancora presenti, di conseguenza il consiglio è di agire preventivamente per non esporsi a rischi di improvvisi picchi nelle quotazioni».
Il pensiero di Oriano Bezzi, amministratore delegato di Panfertil, (società che importa e produce fertilizzanti con sede al porto di Ravenna) espresso a L’Informatore Agrario è molto chiaro: «ci tengo a sottolineare che al momento non abbiamo nessuna certezza di un aumento improvviso ed elevato dei costi dei fertilizzanti in primavera, ma allo stesso tempo è impossibile avere la certezza del contrario.
Di conseguenza puntare a risparmiare qualche euro/t su fertilizzanti azotati, fosfati o potassici per le concimazioni dei cereali autunno- vernini ritardando il loro acquisto il più possibile rischia di essere molto controproducente. L’attuale situazione di stabilità sui mercati è temporanea, l’esperienza dell’ultimo biennio ci ha chiaramente mostrato come le crisi geopolitiche, in un mercato globalizzato, influenzino fortemente i principali fattori produttivi come energia e commodity – aggiunge Bezzi – e ne è dimostrazione il fatto che attualmente le quotazioni del fosfato biammonico sono del 30-35% superiori alla media di pochi anni fa, cioè attorno ai 620 dollari USA/t (prezzo al porto di imbarco) contro i 400 dollari USA/t di 2-3 anni fa, a causa di una domanda molto intensa da Brasile, India e Pakistan».
Prodotti alternativi ad alta efficienza
«Questo crea la necessità di prodotti alternativi – prosegue Bezzi – e noi rispondiamo con dei formulati in miscela come NP 12:30, NP 25:10 o tanti altri disponibili a catalogo, ma da quest’anno importiamo un nuovo fertilizzante complesso, lo Star Semina a cui applichiamo una serie di inibitori: uno della nitrificazione, che migliora l’efficienza dell’azoto e una sostanza che ritarda la retrogradazione del fosforo e ne rallenta la solubilizzazione. Quest’ultima caratteristica in particolare compensa la differenza di titolo in anidride fosforica di questo fertilizzante (31) rispetto al convenzionale 46, quindi un titolo meno costoso che però ha la stessa efficacia sulla coltura di uno che costa parecchi euro di più».
Ricerca e innovazione
Innovazione e ricerca sono al centro della mission di Panfertil dalla sua nascita, cioè 45 anni fa: «e da più di 14 anni proponiamo fertilizzanti arricchiti con inibitori della nitrificazione e dell’ureasi» aggiunge Bezzi. «Crediamo molto in questa tecnologia, infatti un’importante novità è che inseriremo a catalogo quest’anno una linea di fertilizzanti contenenti un inibitore dell’ureasi che combina due principi attivi (NBPT e NPPT) che permettono un rallentamento della reazione di idrolisi con cui l’urea si trasforma in ammoniaca. Inoltre – prosegue Bezzi – questo inibitore è caratterizzato da una migliore stabilità dei principi attivi durante la conservazione del concime trattato anche a diversi mesi di distanza».
Lorenzo Andreotti