Condifesa Lombardia Nord-Est: Lussignoli si accommiata da presidente

Da sinistra: Andrea Berti, Giacomo Lussignoli e Laura Facchetti

«È stata un’esperienza di grande crescita umana e professionale: ma dopo 24 anni da presidente nel segno di una costante crescita del nostro Condifesa credo sia giusto lasciare spazio a nuove energie».
Questo il messaggio lanciato dal presidente Giacomo Lussignoli ai delegati di Condifesa Lombardia Nord-Est, riuniti in assemblea generale nelle sale della cantina Perla del Garda a Lonato per l’approvazione del bilancio 2023, l’analisi della campagna assicurativa 2024 e il rinnovo delle cariche elettive.
Un passaggio quest’ultimo contrassegnato dalla decisione del presidente uscente di non ricandidarsi aprendo quindi la strada ad un avvicendamento al vertice.
«È stata una scelta condivisa a tutti i livelli – ha sottolineato Lussignoli: al suo fianco il direttore Andrea Berti e numerosi ospiti, dai presidenti provinciale, regionale e nazionale di Coldiretti, Laura Facchetti, Gianfranco Comincioli ed Ettore Prandini, al presidente Asnacodi Albano Agabiti-. Lascio al culmine di un percorso di crescita costante, che dal 2000 ad oggi ci ha visti impegnati per dare sempre migliori risposte alle esigenze delle aziende agricole, non solo attraverso l’evoluzione delle polizze e la nascita di nuove forme assicurative come i fondi mutualistici ma anche e soprattutto con la fondazione, insieme al compianto amico Mauro Agosti, di un Servizio Tecnico che ha consentito di sostenere i soci nella ricerca di percorsi per una difesa attiva capace di rendere le imprese più sostenibili».
La crescita esponenziale del numero dei soci assicurati come dei valori assicurati ha senza dubbio confermato la capacità di adattamento e risposta di Condifesa Lombardia Nord-Est alle nuove, tumultuose emergenze dettate dai cambiamenti climatici.
“Nel 2025 il Consorzio festeggerà 50 anni di storia di cui essere orgogliosi – ha detto Lussignoli -. Ma ora è fondamentale continuare a guardare avanti, individuando nuovi percorsi per migliorare la difesa attiva in una sinergia virtuosa tra polizza ed intervento tecnico. La sostenibilità del sistema assicurativo diventa sempre più ardua: l’obbiettivo primario deve essere quello di offrire soluzioni dove ce n’è bisogno, mantenendo fede alla nostra mission che deve sempre essere quella di garantire il massimo impegno nella tutela del reddito delle nostre aziende”.
Fondamentale per il futuro, secondo Lussignoli, sarà “aumentare la capacità di adattamento dell’azienda, per esempio attraverso lo studio e l’adozione di varietà più resistenti. Il Condifesa è l’organismo ideale per garantire un sostegno in questa fase delicata e dare risposte differenziate integrando strumenti diversi. Il momento è difficile, ma non siamo disarmati: dobbiamo mettere a terra conoscenze tecnologiche, studi, ricerche per programmare nuovi investimenti. Mai come nell’immediato futuro il Servizio Tecnico dovrà essere a disposizione per mettere in rete conoscenze agronomiche e tecnologiche che aiutino le aziende a programmare il proprio percorso. Solo così il Condifesa potrà rimanere un punto di riferimento per il mondo agricolo come è stato per tutti questi anni”.