Cereali 2021: ottimi prezzi per Consorzi agrari d’Italia

Volano i prezzi di grano tenero (+15% rispetto al 2020), orzo (+25%) e grano duro (+3%) in un’annata caratterizzata da produzione inferiore allo scorso anno (-10%) e straordinaria qualità. Questa la fotografia della campagna del grano 2021 scattata da Cai, Consorzi agrari d’Italia, che si conferma la prima realtà organizzata della produzione italiana con quasi 3,5 milioni di quintali di cereali gestiti e stoccati, grazie alla sua rete di 180 agenzie e 125 centri di stoccaggio.

Il bilancio della stagione, mentre la trebbiatura inizia a volgere al termine con alcune aree, come Puglia e la quasi totalità dell’Emilia Romagna, che hanno già chiuso la raccolta, è dunque molto positivo per qualità e prezzi, un po’ meno per le quantità.

I cereali raccolti presentano ovunque pochissime impurità e proteine più alte della media, a testimonianza di una eccellente qualità che rende questa campagna la migliore dell’ultimo decennio.
Le rese per ettaro, invece, sono in calo rispetto allo scorso anno in Puglia (-30%), nelle Marche, in Abruzzo e in Molise (-20%), in Toscana (da -30% a -50%), nel Lazio (-50%). Unica eccezione è l’Emilia Romagna che segna un incremento  del 20%, con una produzione di 75-90 quintali per ettaro.

In base alle rilevazioni della Borsa merci di Bologna e Foggia, i prezzi rispetto allo scorso anno registrano un +15% per il grano tenero che si attesta intorno ai 230 euro a tonnellata, +25% per l’orzo quotato 200 euro a tonnellata, mentre il grano duro è lievemente in rialzo (+3%) rispetto allo scorso anno con prezzi che oscillano tra 300 e 320 euro a tonnellata, picco registrato a Foggia.
Soci e conferitori delle strutture Cai, grazie agli accordi di filiera e ai contratti di coltivazione stipulati da Consorzi agrari d’Italia con alcuni tra gli attori principali del mercato, sono riusciti a strappare una remunerazione aggiuntiva che ha raggiunto punte di 20 euro a tonnellata.