Cereal Docks Group Lab è ISO 17025

Cereal Dokcs sede

Cereal Docks Group Lab, centro di eccellenza per la qualità e l’innovazione del Gruppo Cereal Docks attivo nella prima trasformazione agroalimentare per la produzione di ingredienti derivati da semi oleosi (farine, oli, lecitine) e da cereali, ha ottenuto l’accreditamento secondo la norma ISO 17025 che rappresenta un traguardo importantissimo per l’azienda.

«Le analisi accreditate − spiega Marco Sigola quality manager di Cereal Docks Group – rispondono a tre requisiti fondamentali: riproducibilità, precisione, affidabilità. Le prove inoltre devono superare severi test di validazione, periodicamente sottoposti a controlli di validità e ad audit da parte di Accredia».

In coerenza con il modello di sviluppo del Gruppo Cereal Docks, focus dell’accreditamento è la sicurezza alimentare e la garanzia di prodotti non ogm.

«Abbiamo deciso − continua Sigola − di concentrarci innanzitutto su alcune prove specifiche: lo screening di alcuni eventi ogm e le aflatossine b1, b2, g1, g2 del mais. Per le prove accreditate Cereal Docks Group Lab potrà emettere dichiarazioni di conformità accettate universalmente, a garanzia di massima sicurezza del prodotto in tutti i passaggi della filiera produttiva gestita dalle aziende e business unit del Gruppo.

Ai fini della sicurezza alimentare, il risultato di un test può essere preso in considerazione solo se l’analisi è stata svolta in un laboratorio accreditato ISO 17025.

Cereal Docks Group ha sempre investito sulla sicurezza e oggi vanta un sistema di autocontrollo strutturato, ma per convalidare alcune analisi finora doveva rivolgersi a laboratori esterni. Con l’accreditamento non sarà più necessario e questo porterà vantaggi importanti, per esempio nella rapidità di generazione dei risultati analitici. «Ci aspettiamo − prosegue Sigola − un notevole riduzione, ad esempio, dei fermi merce, oltre a maggiori economie di scala. Ma il beneficio più importante sarà senz’altro sul fronte delle competenze e del know how delle nostre risorse umane, che ci hanno consentito di raggiungere questo importante riconoscimento. Questo risultato dà ulteriore valore alle professionalità interne».

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Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2020