Durante la consueta tornata di acquisti autunnali, la Cina ha sospeso completamente le importazioni di soia dagli Stati Uniti, rivolgendosi quasi esclusivamente ai fornitori sudamericani.
A beneficiarne sono stati il Brasile, primo esportatore mondiale, e l’Argentina, che ha inviato in Cina anche soia tal quale, oltre alle tradizionali farine. La decisione di Buenos Aires di rimuovere la tassa sulle esportazioni agricole ha facilitato l’operazione, suscitando sospetti a Washington.
Trump rilancia con nuovi dazi sulle merci cinesi
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di nuove tariffe del 100% a partire dal primo novembre, oltre a restrizioni sull’export di software “critico”. La mossa arriva dopo la decisione di Pechino di bloccare l’export di terre rare, fondamentali per le tecnologie avanzate. L’incontro del 30 ottobre in Corea del Sud tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping ha riaperto il dialogo, ma la tensione resta alta.
Agricoltura USA in crisi: pronto un piano di aiuti
Il Governo americano sta preparando un piano di salvataggio da 10-15 miliardi di dollari, secondo fonti vicine alla Casa Bianca. Le risorse serviranno a garantire liquidità per le prossime semine, in un contesto di forte crisi dell’economia rurale. Il produttore di macchinari CNH ha già registrato un calo del 20% nelle vendite agricole nella prima metà del 2025, segnale evidente del deterioramento nelle campagne.
Nuovi mercati per la soia americana: una sfida globale
Gli Stati Uniti stanno cercando sbocchi alternativi per la soia, con missioni in Nigeria, accordi con il Vietnam e un aumento delle esportazioni in Bangladesh. Tuttavia, la Cina resta il fulcro del mercato globale, assorbendo oltre il 60% della soia esportata nel mondo. La sua produzione locale e le importazioni alimentano un settore suinicolo da oltre 400 milioni di capi, metà della consistenza mondiale.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2025
Precipita l’import di soia USA in Cina
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