È stata la grandinata del 24 settembre a ridisegnare la campagna risicola, che fino a quel momento si annunciava tra le migliori degli ultimi anni. Come riferisce Natalia Bobba, presidente dell’Ente nazionale risi, «le prospettive erano di un raccolto abbondante e di ottima qualità, ma il doppio passaggio temporalesco ha compromesso vaste aree tra Vercelli, Novara, Mantova, Verona e Ferrara».
Alcuni consulenti aziendali e periti assicurativi, stando ai primi riscontri, stimano che le grandinate abbiano cancellato l’incremento produttivo che era atteso rispetto al 2024.
Per Coldiretti Novara «in alcune zone si stima una perdita totale, il che significa che il lavoro di un anno è praticamente compromesso. Anche negli altri territori colpiti i danni si aggirano su una percentuale compresa tra il 60 e l’80%: una vera sciagura».
La trebbiatura, se il meteo lo permetterà, si chiuderà entro fine ottobre. Il 2025 resta un’annata segnata da un evento meteorico eccezionale, praticamente all’avvio della raccolta, e da rese abbastanza deludenti rispetto alle previsioni, in un contesto di mercato ancora fragile dove la qualità, più che la quantità, farà la differenza.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 33/2025
Produzioni di riso compromesse dalla grandine
di E. Zuccaro
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