L’annosa questione delle quote latte, si arricchisce di un nuovo capitolo: dopo mesi di interlocuzioni informali partono le attività dell’Organismo di composizione delle situazioni debitorie connesse al prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, istituito dalla Manovra 2025.
Oggetto del contendere sono le migliaia di contenziosi legati alla produzione in eccesso realizzata dal 1995-1996 al 2008-2009, per cui restano da esigere circa 1,4 miliardi di euro, cifra che al netto delle sentenze di annullamento e delle somme non esigibili ammonta a poco meno di 900 milioni di euro.
L’Organismo, composto da un rappresentante della Corte dei conti, uno dell’Avvocatura dello Stato e uno dell’Agea, e in carica fino al 2027, ha aperto alla presentazione delle istanze da parte degli allevatori che hanno ricevuto sanzioni per le quote latte e ha la facoltà di rideterminare le posizioni debitorie pendenti, sulla base di specifici criteri definiti dal Masaf (vedi L’Informatore Agrario n. 18/2025, pag. 13).
Il debito così rideterminato va saldato entro 120 giorni dalla sottoscrizione del verbale di accordo oppure «in caso di somme di particolare rilevanza e/o in considerazione della particolare particolare situazione economica dell’istante» – secondo quanto si legge nel testo dell’istanza, di cui L’Informatore Agrario ha preso visione – se ne potrà chiedere la rateizzazione.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2025
Quote latte: al via le istanze di accordo
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