Gestione dei costi in stalla tra punti di forza e criticità

Dalle analisi dei bilanci del 2021 emerge l’importanza dei dati riferiti agli ultimi mesi dell’anno. Per questa ragione anche nel 2022, nonostante l’anomalo andamento di molte voci di costo, i mesi finali dell’annata potranno risultare decisivi per chiudere un bilancio positivo in stalla.

Come sempre, particolare attenzione va posta ai punti critici, ma, ancora più importanti, sono i punti di forza dell’allevamento. Tra i fattori critici spiccano i seguenti:

  • Costi energetici. La situazione internazionale è molto complessa e non consente di essere ottimisti sui costi energetici, ma nella produzione del latte i costi dell’energia non sono costi primari, e fino a prova contraria dovrebbero essere sopportabili;
  • Siccità e agricoltura. L’impatto dei costi si è fatto sentire anche sulle produzioni agricole insieme al pesante fenomeno della siccità che ha portato alcune aziende a trovarsi con cali drastici dell’autoproduzione agricola, obbligandole ad accedere maggiormente al mercato in una situazione di prezzi molto alti;
  • Inflazione. L’aumento generale dei costi e la situazione di incertezza sta facendo crescere l’inflazione velocemente. Questo espone, soprattutto le aziende che stanno investendo, a maggiori oneri finanziari cui bisogna prestare molta attenzione, oltre che a maggiori costi sui progetti che si vogliono realizzare.

Su cosa bisogna puntare?

  • Prezzo del latte. I contratti firmati fino a fine anno consentono di poter contare su un prezzo record. Il mercato comunque sembrerebbe tenere anche nel medio periodo.
  • Gestione tecnica. La capacità gestionale delle aziende è notevolmente migliorata negli ultimi anni. Questo elemento, con i prezzi del latte alti, è un grande punto di forza. Benessere animale, continuità nella gestione alimentare ottimale, sanità degli animali e qualità delle produzioni sono i punti fermi del successo aziendale, anche e soprattutto nella situazione attuale. Con gli attuali prezzi del latte, l’allevatore deve concentrarsi sulla produzione; va analizzata tecnicamente la situazione d’allevamento per scoprire quali sono i «colli di bottiglia» e rimuoverli.
  • Gestione economico-finanziaria. Diventa molto utile usare strumenti per preventivare gli scenari che si attendono. Saper differenziare bene la situazione economica da quella finanziaria e da quella patrimoniale in questi momenti è un grande valore aggiunto. Quindi bisogna trovare il tempo di approfondire questi aspetti. Valutare il bilancio semestrale 2022, potrebbe riservare scoperte importanti. Qualora la situazione aziendale attuale generasse liquidità, è bene valutarne il consolidamento, rientrando dai debiti più onerosi. I nuovi investimenti vanno fatti solo se, direttamente o indirettamente, portano più latte all’azienda diluendo i costi di produzione.

Investire in gestione aziendale per chiudere con il segno positivo

L’analisi della situazione vuole essere un incoraggiamento, seppure a fronte di tanti interrogativi che attualmente non investono solo il settore lattiero-caseario, ma tutta la realtà produttiva nazionale.

Dalla valutazione effettuata, sia relativa agli ultimi anni sia all’interno dell’anno in corso, si intravede la possibilità di chiudere buoni bilanci nel 2022, soprattutto se si porrà attenzione alla gestione aziendale dei prossimi mesi. Puntare sulla continuità e sull’eccellenza della gestione tecnica ed economica sarà importante e anche remunerativo.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 5/2022
Per chiudere i bilanci in positivo sarà decisivo il secondo semestre
di M. Campiotti
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