Il principale beneficio apportato dal pascolo al piede di una bovina da latte si comprende esaminando la meccanica del passo. Durante l’appoggio, il piede aderisce gradatamente al terreno cedevole che si deforma e si adatta alla conformazione dell’unghione, consentendo così, a tutta la superficie inferiore dell’unghione e alla concavità della suola, in particolare, di contribuire al sostegno dell’arto.

Contemporaneamente, le forze gravanti sull’unghione causano una modificazione reversibile della forma della suola, del bulbo e della parete che, per effetto della loro elasticità, si deformano permettendo di scaricare sul terreno la pressione esercitata dal peso dell’animale e di assorbire le reazioni originatesi dal suolo.

Inoltre, il margine di appoggio della parete, che sporge in rilievo rispetto alla suola, garantisce un migliore ancoraggio dell’unghione al terreno assicurando una presa e una tenuta ottimali. In questa fase, le strutture molli del piede sono compresse tra le ossa e la scatola cornea, favorendo il reflusso ematico verso il cuore. Al contrario, durante la levata, le tensioni createsi precedentemente si rilasciano e l’unghione riacquista la sua forma originaria agevolando l’afflusso di sangue ai tessuti del «vivo».

Questa interazione meccanica tra la deformabilità del suolo più soffice e il piede che affonda genera un equilibrio tra la produzione e il consumo del corno ungueale, stimolando la sintesi di un corno più duro e resistente e garantisce una forma migliore dell’unghione. A ciò si associa un aumento dell’attività motoria, che stimola la circolazione sanguigna nel «vivo»; rafforza tendini e legamenti; irrobustisce le ossa favorendo un più corretto funzionamento dell’unghione che assicura la protezione delle strutture interne del piede.

Il risultato è un’efficiente capacità locomotoria che assicura una perfetta andatura, associata a una falcata più ampia. Il secondo beneficio è riconducibile a un piede più pulito e asciutto, condizione quest’ultima che induce una maggiore durezza del corno.

Tutto ciò si traduce in una minore incidenza e gravità delle patologie traumatiche e infettive.

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 1/2021
Il pascolo riduce le malattie podali se…
di M. Olivari
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