Al vino europeo in difficoltà servono aiuti straordinari

impianto di imbottigliamento del vino

Nei primi sei mesi di quest’anno gli scambi internazionali di vino sono diminuiti del 6,7% in volume e, soprattutto, del 12,4% in valore, una situazione di difficoltà che colpisce in particolare i Paesi europei. «Per uscire dalla crisi – ha affermato Pau Roca, direttore generale dell’International Organisation of Vine and Wine (Oiv) – ci vorranno almeno tre anni e sarà necessario far leva sulla digitalizzazione e puntare sui mercati emergenti come l’Asia».

Roca è intervenuto nei giorni scorsi a un incontro organizzato via web dalle organizzazioni cooperative di Francia, Italia e Spagna che fanno parte della piattaforma Wine Institute, istituita nell’ambito del think tank agricolo Farm Europe.

Alla luce della crisi che vive il settore, causata delle restrizioni imposte dalla pandemia, le organizzazioni chiedono alle istituzioni europee lo stanziamento di un budget straordinario per un piano organico di rilancio del comparto, che la viticoltura europea possa accedere pienamente agli 8 miliardi di euro aggiuntivi del Fondo Next Generation UE previsti nel Secondo pilastro della Pac e che i piani nazionali di sostegno non vedano diminuire la propria dotazione finanziaria. L’attuazione della riforma della Pac in tutti gli Stati membri dovrebbe inoltre garantire che la viticoltura abbia accesso ai programmi di gestione dei rischi, essenziali per sostenere la transizione ecologica e digitale che il settore è disposto a guidare.

Segnali di sostegno e di ottimismo sono arrivati dalle rassicurazioni del capo gabinetto del Commissario UE all’Agricoltura, Macjei Golubiewski, che ha partecipato all’evento, il quale ha ricordato come il vino europeo sia un comparto forte e di successo. La crisi in corso «è solo una tappa», che grazie al sostegno dell’UE – gli aiuti saranno estesi anche al 2021, i programmi di sostegno nazionale verranno mantenuti e incentrati sulle priorità ambientali, nuove risorse saranno disponibili all’interno del programma Next Generation UE – «consentirà al settore di uscirne vincitore».

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 41/2020
Vino in grave crisi, rilancio dei consumi ed export le priorità
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