Come ripartire con successo dopo l’emergenza Covid

Uscire da una situazione di emergenza come quella di questi mesi cercando la migliore soluzione (e, perché no, opportunità) per essere competitivi e affrontare con successo i nuovi scenari è possibile. Innanzitutto è però necessario conoscere la propria azienda: alcune domande possono aiutare a capire come avere futuro e dove non ci si può permettere di sbagliare.

Qual è lo scopo della mia azienda? Dove la voglio portare nei prossimi anni?

L’emergenza di questo periodo rende evidente a tutti che l’allevamento è qualcosa di più di una qualsiasi impresa. Appartiene al settore primario. Non si può fermare anche perché è utile a tutti in modo oggettivo e indiscutibile. Per questo condurre bene l’azienda non è solo una responsabilità verso noi
stessi, ma anche verso gli altri. A questo proposito il tema della sostenibilità economica, ambientale e sociale, assume un valore enorme.

Queste diverse sostenibilità, frequentemente, vengono messe quasi in antitesi. Invece l’una serve alle altre e viceversa. Perché senza sostenibilità economica non è possibile pensare a una sostenibilità sociale e ambientale concreta. Ma, nel medio e lungo periodo, proprio la capacità della stalla di valorizzare il suo aspetto ambientale e sociale avrà ricadute importanti sulla sua sostenibilità economica. L’azienda agricola infatti è un servizio. La coscienza di questo fornisce una spinta ideale che genera intelligenza, forza, determinazione e prospettiva.

Alla luce di questi spunti l’allevatore deve darsi tre obbiettivi: nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Solo quando si hanno chiari i propri obiettivi il percorso diventa davvero utile e l’azienda potrà realmente crescere.

Lo scopo della vostra azienda è esplicito e condiviso con tutti i collaboratori? Avete individuato gli obiettivi nel breve, nel medio e nel lungo termine? Questi obiettivi sono ben definiti o sono vaghi e poco oggettivi? Ci sono dei numeri legati a questi obiettivi?

I protocolli gestionali raggiungono gli obiettivi? Il rapporto costo\beneficio è ragionevole?

I protocolli operativi in azienda non sono solo delle regole di approccio, ma vanno considerati degli investimenti. Essi sono il cuore del controllo di gestione. Se sono ben costruiti il Roi (ritorno sull’investimento) può essere davvero conveniente. Riguardarli alla luce dell’emergenza in atto rende facile riconoscere regole ormai abitudinarie rispetto a protocolli efficaci. Essi devono essere efficaci, convenienti e ripetibili anche da persone diverse.

Verifichiamo quindi tutti processi produttivi essenziali dell’allevamento scrivendo le varie procedure e valutando l’eliminazione delle azioni che non hanno un rapporto costo\beneficio ragionevole. Una o due volte l’anno dobbiamo attivare un autocontrollo dei processi che si concentri sui punti di maggior valore economico, per valutare come e se possono essere efficacemente migliorati.

Qual è l’obbiettivo di questo protocollo? Come misuro il suo raggiungimento? Negli ultimi 6 mesi si è rivelato efficace? Rispondere a queste domande sarà davvero utile a semplificare l’azienda. Hai messo in atto dei protocolli operativi sui processi lavorativi dell’azienda? Sono condivisi con gli altri collaboratori? C’è un autocontrollo che valuti le performances in ciascuno di essi?

Il mio sistema alimentare è efficiente, ripetibile, a prova di sicurezza alimentare?

Il principale protocollo è quello che fa applicazione e monitoraggio del sistema alimentare, in quest’area investiamo mediamente circa il 60% dei nostri costi aziendali. Il nostro scopo è la soddisfazione dei fabbisogni della bovina, che sappiamo coincidere con la massima sostenibilità economica. Per ottenere risultati di rilievo in questo settore il principale obiettivo dev’essere la costanza. Ogni giorno le bovine dovrebbero mangiare la stessa identica razione. Questo massimizzerà la salute e l’efficienza ruminale generando maggior benessere e di conseguenza maggiore redditività. Qualità alimenti, stoccaggio, operatività carro, gestione miscelata e gestione degli avanzi devono avere precisione chirurgica.

Hai un sistema efficace di monitoraggio del sistema alimentare? Tracci questi dati quotidianamente? Come classifichi il tuo indice di conversione? (<1,4 negativo, 1,4-1,5 buono, >1,5 ottimo). Sai dirmi il tuo Iofc medio dell’ultima settimana?

 

 

Tratto dall’articolo pubblicato sul supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario n. 25/2020
Dieci punti per una ripartenza competitiva e di successo
di M. Campiotti
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