Xylella: in dirittura d’arrivo altri 190 milioni di euro

Mentre, purtroppo, 18 nuove piante infette sono state individuate nel Barese1, il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe l’Abbate ha reso noto che sono in dirittura d’arrivo altri interventi del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia per un ammontare totale di 190 milioni di euro, dopo i 35 milioni destinati ai frantoi.

«La definizione degli interventi concernenti il reimpianto degli oliveti, la riconversione produttiva e la salvaguardia degli olivi monumentali, che si attuano tutti in zona infetta – dice L’Abbate – avverrà in tempi molto contenuti, una volta verificata la piena compatibilità con le norme in materia di aiuti di Stato».
Le cifre stanziate sono rispettivamente:

  • 40 milioni di euro per il reimpianto di un numero di piante di olivo pari a quelle rimosse, in modo da tenere pienamente conto delle esigenze economico-sociali ed agronomiche manifestate dal territorio;
  • 25 milioni di euro per la ricostituzione del potenziale produttivo con specie arboree diverse dall’olivo,
  • 5 milioni di euro come contributo in favore di proprietari, detentori e possessori di terreni in cui ricadono olivi monumentali censiti, che si impegnano ad attuare gli interventi necessari a bloccare l’avanzata della fitopatia.
  • Infine, è stato predisposto anche il decreto attuativo relativo al contributo compensativo del Fondo di solidarietà nazionale fino ad un massimo di tre esercizi, a favore delle imprese agricole colpite dall’infezione Xylella fastidiosa in Puglia, con una dotazione pari a 120 milioni di euro.

Il provvedimento – spiega il sottosegretario – è in fase di adozione e prevede l’indennizzo delle aziende agricole che a causa dell’infezione hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile. L’aiuto sarà limitato ad una sola annata agraria ma potranno essere compensati costi o perdite causati dalla Xylella verificatisi fino a tre anni prima. I costi ammissibili riguarderanno la distruzione delle piante e la perdita di prodotto.