VOG: vendite record per le mele

Dopo l’entrata in vigore del primo decreto governativo volto a fronteggiare l’emergenza Covid-19, l’8 marzo scorso la grande distribuzione italiana ha praticamente raddoppiato gli ordini di mele: la domanda dei consumatori è cresciuta fortemente, anche sull’onda emotiva delle immagini che mostravano i supermercati semivuoti, portando a una sorta di accaparramento.

Klaus Hölzl

«La settimana successiva la domanda da parte della gdo, seppur rimanendo al di sopra della media del periodo – ha dichiarato Klaus Hölzl, responsabile vendite del VOG – è calata.

Le oscillazioni repentine della domanda hanno trovato una loro stabilizzazione solo verso la fine del mese di marzo, quando i consumatori hanno definitivamente compreso che non sussisteva alcun pericolo di esaurimento delle scorte di mele».
Un comportamento simile si è verificato anche negli altri mercati europei sui quali VOG è presente da tempo. «Abbiamo condiviso l’esperienza già vissuta in Italia con i nostri clienti in Spagna, Germania e Regno Unito – ha proseguito Hölzl – ma la reazione è stata la medesima: corsa ai rifornimenti all’annuncio del lockdown, calo la settimana successiva per smaltire gli stock, stabilizzazione la terza settimana».

Impennate per vendite on line e confezionato in gdo

Impennate invece per le vendite online e le consegne a domicilio di frutta e verdura, mentre nella gdo il prodotto confezionato conquista i consumatori a scapito dello sfuso.

«Per questo VOG – ha dichiarato Walter Pardatscher, direttore del Consorzio – ha messo al lavoro il proprio team “innovazione” per aumentare la quota percentuale di prodotto confezionato attualmente attestata al 25%.

Walter Pardatscher

Intanto nei primi giorni di aprile le mele in stock del Consorzio VOG sono il 25% in meno rispetto allo scorso anno. La richiesta dei mercati è forte anche in questi giorni e occorrerà programmare bene le vendite dei prossimi mesi per soddisfare le esigenze dei clienti fino all’estate».