Mercato nazionale dei trattori: disparità tra le regioni

Conferenza stampa FederUnacoma a Fieragricola

Dal 2014 ad oggi il mercato italiano di trattrici ha registrato negli anni volumi complessivi costanti con un incremento di appena il 2,2% e una media di 18.400 unità. All’interno delle regioni si nota però una notevole disparità. Sulla base dei dati del Ministero dei trasporti e dall’elaborazione dell’ufficio statistico di FederUnacoma, nel bilancio 2019, si è registrato un picco di immatricolazioni di trattrici in Emilia Romagna (+21,4%), in Lombardia (+10,2%), nel Lazio (+14,2%); mentre in altre importanti regioni agricole subiscono netti decrementi: – 25% in Campania, -18% in Sicilia, -5% in Piemonte e -3% in Puglia.

 

Regione Immatricolazioni trattrici gennaio/dicembre 2019
2019 Variazione % su 2018
Emilia-Romagna 2.408 21,4
Veneto 2.123 1,0
Lombardia 1.941 10,2
Piemonte 1.913 -5,3
Puglia 1.479 -3,0
Toscana 1.186 0,9
Lazio 1.186 14,2
Campania 995 -25,1
Trentino 985 -3,8
Sicilia 912 -18,1
Calabria 636 10,6
Friuli Venezia Giulia 556 8,8
Marche 482 -1,2
Sardegna 466 16,8
Abruzzo 426 -13,4
Umbria 420 1,9
Basilicata 340 19,7
Molise 122 -4,7
Liguria 90 -33,3
Valle d’Aosta 47 -25,4
Totale 18.579 0,7

Dati Ministro Trasporti – Elaborazione Ufficio Statistico FederUnacoma

 

Occorre un maggior coordinamento tra le Regioni

I dati, illustrati e commentati da Alessandro Malavolti – presidente di FederUnacoma, in occasione della conferenza stampa del 29 gennaio scorso svoltasi a Fieragricola di Verona, sono il risultato non solo della maggiore o minore capacità delle singole amministrazioni di utilizzare i fondi pubblici per l’acquisto di mezzi agricoli ma anche delle tempistiche dei bandi, che producono rapidi incrementi di immatricolazioni e poi fasi di blocco delle domande.

Su questo aspetto, ha ricordato Malavolti, la Federazione dei costruttori sta svolgendo un’opera di sensibilizzazione in sede politica e amministrativa, affinché possa esserci nella pianificazione dei bandi una maggiore continuità ed un migliore coordinamento tra le Regioni, e le stesse Case costruttrici possano programmare meglio la produzione e la distribuzione, evitando quei picchi e quei cali della domanda che vanno a scapito dell’economia complessiva del sistema.

Cresce l’usato (+5,3%) a fronte del continuo calo della redditività (-2,6%)

Di fondamentale importanza, nel valutare l’andamento del mercato nazionale, è l’analisi della redditività dell’agricoltura e quindi della capacità della stessa di effettuare investimenti per migliorare le proprie dotazioni tecnologiche. Nel 2019 la produzione agricola italiana è risultata in calo dell’1,3% in volume per l’andamento non positivo delle produzioni di vino, frutta e cereali, il valore aggiunto lordo è sceso del 2,7% e il reddito è risultato in calo del 2,6%, un calo che penalizza da lungo tempo gli acquisti di macchine anche in presenza di un reale fabbisogno di tecnologie. Il mercato dei mezzi nuovi, insomma, non riflette fedelmente la domanda che esiste a livello nazionale. Lo rivela il dato sulle trattrici usate, le cui compravendite crescono in modo vistoso. Il monitoraggio costante che l’ufficio statistico di FederUnacoma realizza sul mercato dell’usato – che si basa sui passaggi di proprietà registrati presso il Ministero dei Trasporti – evidenzia un trend preoccupante, commenta Malavolti. Nel 2019, a fronte delle 18.579 trattrici nuove vendute sul mercato nazionale le vendite di trattrici usate ammontano a 39.800 unità, più del doppio quindi dei mezzi nuovi. Il dato è ancora più allarmante – ha osservato il Presidente dei costruttori – se si guarda alle percentuali d’incremento: mentre il mercato del nuovo registra, come detto, una crescita dello 0,7% rispetto al 2018, quello dell’usato cresce del 5,3% (i passaggi di proprietà erano stati 37.800 nel 2018). Esaminando il periodo dal 2014 al 2019, le immatricolazioni di macchine nuove sono cresciute appena del 2,2%, mentre quelle di macchine usate sono cresciute del 60,7%.