Bocciati (per ora) aumenti di Iva e gasolio agricolo

conte gualtieri

Il 30 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def): in pratica il quadro di politica economica entro cui dovrà muoversi la prossima legge di bilancio.

In generale si tratta di una manovra da circa 29 miliardi di euro, con un obiettivo indebitamento fissato al 2,2% del pil.

L’aspetto forse più importante, e più atteso, è lo «scampato pericolo» dell’aumento dell’Iva: come dice il documento ufficiale è previsto «l’azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il 2020 e la loro riduzione per il biennio 2021-2022.

Si stanno anche studiando meccanismi, pare, per ridurne il peso: il premier Giuseppe Conte ha fatto gli esempi delle bollette (che potrebbero passare dal 10% al 5%) ma anche del pane, del latte e della frutta, che potrebbero vedere scendere l’imposizione indiretta fino all’1%.

Per quanto riguarda le coperture finanziarie è prevista anche una «revisione selettiva delle agevolazioni fiscali», che dovrebbe riguardare in primis gli incentivi dannosi per l’ambiente, nel mirino vista la volontà di lanciare un «Green New Deal». Tra questi tagli, al momento, non sembra previsto quello alle agevolazioni per il carburante agricolo.

I conti definitivi, comunque, si faranno a dicembre con la legge finanziaria.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2019
Il Def sterilizza, per ora, l’aumento dell’Iva
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