I costi d’impianto dipendono dalle strategie commerciali

impianto pescheto Pescheto

Quando l’imprenditore agricolo deve progettare l’impianto di un nuovo pescheto, verificata l’idoneità del sito all’impianto della specie,  deve prendere in esame le seguenti le variabili:

  • scelta varietale;
  • scelta del portinnesto;
  • caratteristiche del materiale di impianto (astoni o gemma dormiente);
  • sesto di impianto, che è funzione della forma di allevamento che si andrà a realizzare;
  • eventuale realizzazione di un impianto antigrandine.

Ognuna di queste scelte ha un costo che va ponderato.

La moderna frutticoltura è orientata verso il conseguimento di frutteti a taglia ridotta, al fine di ridurre tutti i costi di gestione del realizzando frutteto, con conseguente aumento del numero di piante per ettaro, e l’obiettivo di ridurre al minimo la fase improduttiva.

Considerato l’andamento commerciale non felice per il pesco, che dura ormai da diversi anni, a monte di tutte le considerazioni di carattere tecnico-agronomiche, va analizzato con cura il mercato di sbocco delle future produzioni.

Preparazione Del Terreno

La preparazione del terreno rappresenta la prima fase dell’impianto del nuovo pescheto. Vanno distinti due casi:

  • rinnovo di un pescheto;
  • impianto di pescheto su terreno vergine.

Nel primo caso, una volta terminata la raccolta, si deve procedere in modo celere alla preparazione del terreno per poter già piantare nell’inverno successivo.

Una volta liberato il terreno dai ceppi della coltivazione precedente si procede con una aratura che non deve eccedere i 50 cm di profondità. lo scopo è quello di migliorare le caratteristiche fisiche del terreno quali permeabilità e capacita di ritenzione idrica. Eccedendo con la profondità dell’aratura si corre il rischio di portare in superficie strati di terreno cosiddetto “crudo” ovvero povero dal punto di vista microbiologico e nello stesso tempo si corre il rischio di interrare strati di terreni dotati di buona fertilità, ricchi di sostanza organica e quindi favorevoli alla vita della flora microbica. Di fondamentale importanza, nel caso di ristoppio, è asportare i residui della coltura precedente, in particolar modo le radici, che se lasciate nel terreno sono fonte di inoculo per patogeni di diversa natura in primis Armillaria e Phytophthora.

Prima dell’impianto del pescheto è buona norma, verificate le analisi del suolo, effettuare una concimazione di organica di fondo che incorporato al terreno ne migliora la struttura e la fertilità. La concimazione organica assume maggiore importanza in terreni dove vi è successione pesco su pesco in quanto viene ad essere modificata la fertilità agronomica del terreno, fenomeno che và sotto il nome di stanchezza del terreno.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 36/2019
I costi d’impianto dipendono dalle strategie commerciali
di Giuseppe Liccardo
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