Biostimolanti in Campo 2023: primi effetti già ben visibili

Il progetto Biostimolanti in Campo, realizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con Veneto Agricoltura, l’OP Isola Verde e 4 Università italiane (Napoli, Padova, Salerno e Tuscia) è entrato nel vivo del suo svolgimento: a Rosolina (Rovigo), presso il Centro Ortofloricolo Sperimentale Po di Tramontana, le parcelle dedicate al pomodoro da industria e al melone sono in pieno sviluppo e sono già evidenti gli effetti dei vari trattamenti, quella dello zucchino è stata trapiantata da pochi giorni mentre a Eboli (Salerno) le parcelle della rucola di IV gamma in prova presso l’OP hanno già iniziato a ricevere i primi trattamenti con i vari prodotti.

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A Mais Domani 2023 toccate con mano le agrotecniche più innovative

Il successo di pubblico della giornata in campo di Mais Domani 2023 conferma l’interessa di agricoltori e tecnici verso le agrotecniche più innovative per coltivare il mais: dai biostimolanti in concia e fogliari alle strategie di diserbo chimico a basso impatto e meccanico di precisione passando per l’irrigazione con manichetta e i fertilizzanti ad effetto starter.

Il progetto, realizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con Condifesa Lombardia Nord-Est e il Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) dell’Università di Torino, ha aperto le porte ai visitatori lo scorso 7 giugno con le visite guidate ad alcune delle ben 48 diverse parcelle che lo compongono, distribuite in quattro «Isole dell’Innovazione» presso un appezzamento di circa 7 ettari dell’Azienda Angelo Visini a Comezzano Cizzago (Brescia).

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Via alle semine a Mais Domani 2023

Mais Domani, progetto realizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con Condifesa Lombardia Nord Est e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino torna anche quest’anno in campo presso l’Azienda di Angelo Visini a Comezzano Cizzago (Brescia).

Si conferma l’obiettivo che ha mosso il progetto in questi 3 anni di attività, quello cioè di individuare le tecniche agronomiche più efficaci per produrre mais in modo sostenibile sia a livello ambientale sia economico. I responsabili del comitato scientifico Amedeo Reyneri e Massimo Blandino dell’Università di Torino hanno infatti messo a punto, assieme ai tecnici del Condifesa, un protocollo mirato a testare le soluzioni più innovative proposte dalle aziende partecipanti in ottica di miglioramento dell’efficienza d’uso di acqua e fertilizzanti e di razionalizzazione nelle strategie di difesa, come richiesto dalla Strategia Farm to Fork.

Le Isole dell’innovazione di Mais Domani 2023 coprono complessivamente più di 6 ettari e sono suddivise in 48 parcelle.

Scopriamo il progetto Biostimolanti in Campo

Le strategie di nutrizione che prevedono l’impiego dei biostimolanti aiutano le piante a combattere gli effetti del cambiamento climatico, rendendole più resistenti agli stress ambientali e migliorando rese e qualità.

Inoltre la strategia Farm to Fork, che richiede una forte diminuzione nell’impiego dei mezzi tecnici, vedrà i biostimolanti sempre più protagonisti della nutrizione vegetale in sinergia con i fertilizzanti.

Il progetto Biostimolanti in campo, realizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con il Centro sperimentale ortofloricolo Po di Tramontana di Veneto Agricoltura (Rosolina, Rovigo), ha come obiettivo la formazione e la divulgazione verso agricoltori e tecnici sulle corrette strategie di utilizzo dei biostimolanti per ottenere determinati obiettivi su pomodoro da industria, melone e lattuga, nello specifico l’aumento delle rese e della qualità merceologica.

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Il futuro è già in campo a Mais Domani 2022

Il secondo anno di Mais Domani, progetto realizzato da L’Informatore Agrario in collaborazione con Condifesa Lombardia Nord-Est e Università di Torino, porterà in campo tante innovazioni dedicate a genetica, concia biostimolante, diserbo e modalità di semina.

L’edizione 2022 presenta inoltre 2 nuove Isole dell’innovazione: una dedicata all’irrigazione e una alla sostenibilità.

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Sulle strade della biodiversità agraria del Lazio

Venerdì 20 maggio, presso l’Aranciera dell’Orto botanico dell’ Università di Roma La Sapienza (con ingresso consentito da via Cristina di Svevia, 24) si celebrerà la Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, istituita al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore dell’agro-biodiversità e sulle modalità di tutela, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio di razze e varietà esistenti, promuovendo il ricco patrimonio di biodiversità del Lazio.

Riflettori puntati quindi su risorse, comunità e prodotti dei territori laziali, che annoverano ben 23 razze animali e 228 risorse vegetali a rischio di erosione genetica, molte delle quali esclusive del Lazio, cui sono associati, ad oggi, oltre 50 prodotti agroalimentari tradizionali e decine di vini da monovitigni autoctoni. L’evento rappresenta il momento conclusivo di un progetto finanziato da Mipaaf, Regione Lazio e Arsial.

L’incontro del 20 maggio, con inizio ore 9,30, sarà introdotto da Mario Ciarla, presidente Cda Arsial, e vedrà la partecipazione del prof. Fabio Attorre, direttore dell’Orto Botanico; Carmela Covelli, della direzione generale dello Sviluppo rurale del Mipaaf; Ugo Della Marta, della Direzione regionale agricoltura; Valentina Iacoponi, di Arsial; Roberto Ottaviani, dell’Agenzia regionale del turismo; Ernesto Di Renzo, dell’Università Tor Vergata.
A seguire, avrà luogo una tavola rotonda incentrata sull’aggregazione dell’offerta tematica dei cammini del Lazio.

Nel corso dell’incontro verrà presentata la app sulle risorse della biodiversità, dedicata ai cammini di fede, cui è associata una cartellonistica sia stradale che urbana. Quest’ultima, in fase di installazione in 70 centri storici interessati dai percorsi, reca un Qr-code con il quale connettersi direttamente alla «Biodiverapp».

Per partecipazione in presenza inviare una mail a biodiver@arsial.it

Programma completo dell’evento

La diretta streaming dell’evento potrà essere seguita sul canale youtube de L’Informatore Agrario.

Rese più che ottime dalla raccolta a Mais Domani

Dopo la raccolta dei cicli precoci avvenuta lo scorso 20 agosto, il 24 settembre sono state trebbiate tutte le parcelle delle 4 Isole dell’Innovazione di Mais Domani. Nell’Isola della Genetica e Concia le rese vanno dai 160 ai 180 q/ha al 14,5%, valori simili anche a quelle delle altre Isole con punte molto elevate, superiori ai 180 q/ha, nelle parcelle a elevata densità di semina.

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Janez Potocnik, la transizione ecologica deve essere fatta insieme agli agricoltori

Janez Potocnik, presidente del Forum per il Futuro dell’Agricoltura ed ex commissario all’Ambiente parla delle tensioni recenti nel dibattito tra agricoltori e ambientalisti sulla riforma della Pac.

L’intervento di Janez Potocnik

Il dibattito tra agricoltori e ambientalisti non solo è possibile ma è necessario. Il Forum per il Futuro dell’Agricoltura ha sempre cercato di essere un posto per stimolare questo dibattito, mettere insieme le persone, provare a proporre soluzioni.

Siamo tutti d’accordo sulla necessità della transizione ecologica, ma deve essere organizzata in modo che tutti siano coinvolti e che gli interessi di tutti siano propriamente presi in considerazione.

Nelle discussioni ci sono alti e bassi, succede, ma le future soluzioni, target, percorsi vanno fatti garantendo la partecipazione di tutti dall’inizio e la loro collaborazione nell’applicazione concreta.

Joao Pacheco, il processo di riforma della Pac ha un problema di legittimità

Joao Pacheco del think tank agricolo Farm-Europe analizza e critica la gestione del processo di riforma della Pac da parte della Commissione europea. Filmato il 23 novembre 2020.

L’intervento di Joao Pacheco

Il processo di riforma della Pac è piuttosto strano. È bizzarro sentire la Commissione europea dire oggi che gli emendamenti dell’Europarlamento e del Consiglio non sono abbastanza ambiziosi sull’ambiente quando tutti sappiamo che la proposta iniziale del 2018 la stessa Commissione dava piena flessibilità ai Paesi per poter decidere sulla politica nazionale. I cosiddetti piani strategici erano lasciati molto ‘aperti’.

Per esempio, un Paese poteva scegliere di dedicare pochissime risorse agli ecoschemi e un altro molto di più, rendendo impossibile raggiungere un livello Ue di ambizione ambientale.
E ora la Commissione dice: dobbiamo alzare ancora di più l’ambizione, al livello dei target delle strategie Farm to Fork e Biodiversità. Ma da dove la Commissione trae legittimazione legale per questa richiesta? La Commissione non può dire a Europarlamento e Consiglio di adottare le idee contenute nelle strategie, che non sappiamo che impatto avranno e non sono state trasposte in legislazione.