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L’Italia, per ragioni storiche, culturali, edafo climatiche, è da sempre, uno dei principali Paesi produttori frutticoli del bacino del Mediterraneo; anche se da qualche anno il settore vive una situazione di difficoltà crescenti che stanno seriamente mettendo in discussione questa leadership.
Basta analizzare l’andamento delle superfici investite in frutticoltura (drupacee e pomacee), per rendersi conto della costante diminuzione e dell’importanza del fenomeno. Circa 8.000 sono gli ettari persi nel quinquennio 2018-2022 , nella sola coltivazione del pesco e nettarine secondo elaborazioni dati FAO, 7000 nel pero, solo per citare alcuni esempi