Microinvasi: strumenti in aiuto all’agricoltura eroica

Esempio di rete di microinvasi collocata in un bacino terrazzato

I sistemi agricoli in aree a forte pendenza, sebbene rappresentino una frazione ridotta della superficie agricola globale, sono di grande rilevanza. In alcune regioni, il paesaggio terrazzato è divenuto parte integrante del territorio al punto da essere considerato vero e proprio patrimonio storico e culturale, dove la conoscenza nella gestione del territorio (es. gestione dell’acqua) è tramandata di generazione in generazione seguendo tecniche tradizionali.

La funzione dei terrazzamenti agricoli, sin dall’inizio della loro diffusione risalente a migliaia di anni fa, è trattenere suolo e acqua, ridurre l’erosione e supportare l’irrigazione in aree a morfologia complessa e con pendenze elevate. Guardando a questi paesaggi si fa riferimento a una forma di agricoltura definita «eroica»; l’Italia più di altre nazioni è caratterizzata da una capillare diffusione di questi paesaggi, da Nord (Valle D’Aosta) a Sud, sino alle Isole (isola di Patelleria). Si tratta di territori tuttavia fragili per i quali serve una costante manutenzione, impiego di risorse e che purtroppo sono minacciati, forse più di altri, dall’estremizzazione degli eventi meteo dovuti al cambiamento climatico in atto.

Il 2022 verrà invece ricordato come l’anno di una delle più severe siccità degli ultimi decenni in Italia, con mesi senza significativa precipitazione. Gli effetti si sono visti soprattutto nelle superfici agricole della Pianura Padana, dove si sono registrate perdite importanti della produzione di riso, perdite di resa nelle orticole e nei seminativi; in aggiunta, ulteriori danni si sono verificati nell’area del Delta del Po, dovuti alla risalita del cuneo salino, fenomeno sempre più rilevante e impattante che sta portando in alcune aree totale degrado del suolo con principi di micro-desertificazione.

Tuttavia anche l’agricoltura di collina ha sofferto specie per quelle zone non attrezzate con impianti di irrigazione. Non solo i vigneti ,anche gli uliveti hanno registrato danni (olive disidratate che cadevano al suolo già a luglio). Gli eventi estremi degli ultimi anni sono purtroppo solo le avvisaglie di quello che potrebbe succedere nei prossimi decenni.

Aree agricole in forte pendenza, spesso caratterizzate da un’alta specializzazione nella gestione dell’acqua, saranno quelle maggiormente minacciate dal cambiamento climatico, soprattutto dalla siccità (che implicherà un calo della disponibilità di acqua per l’irrigazione) e dalla tropicalizzazione (che comporterà un aumento della frequenza delle precipitazioni intense, localizzate e di breve durata)

Una soluzione in supporto a una agricoltura eroica più resiliente all’estremizzazione climatica in atto (precipitazioni di forte intensità o prolungati periodi di siccità) potrebbe essere la progettazione di microinvasi. Essi dovrebbero essere progettati sulla base dell’informazione topografica ad alta risoluzione ricavata da rilievo con drone, ottimizzando la loro collocazione, mediante un’analisi di dettaglio con indicatori idro-geomorfologici, in punti idrologicamente efficaci per un’ottimale raccolta dell’acqua da deflusso superficiale.

Un sistema di microinvasi in area collinare dovrebbe essere appositamente studiato e progettato sulla base delle condizioni idro-pedo-morfologiche di una determinata area di studio e potrebbe garantire:

  • una migliore gestione della coltura in condizioni di siccità mediante ri-uso per irrigazione dell’acqua meteorica raccolta;
  • una laminazione del deflusso superficiale dell’acqua durante eventi meteo estremi e localizzati e quindi una mitigazione di eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico;
  • condizioni di elevata biodiversità mediante una rete di aree umide, habitat ideale per numerose specie di animali;
  • il mantenimento del valore paesaggistico, dei servizi ecosistemici delle aree interessate da agricoltura eroica e della produttività (sostenibilità socioeconomica) delle stesse.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 41/2022
Microinvasi: strumenti in aiuto all’agricoltura eroica
di P. Tarolli
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