Un violento incendio ha colpito mercoledì 4 giugno il plesso di Agraria dell’Università della Tuscia, situato nel polo universitario del Riello a Viterbo.
Le fiamme, divampate intorno alle 10:00, hanno avuto origine dal tetto della palazzina C, dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe stato causato da alcuni rotoli di guaina catramata utilizzati per l’impermeabilizzazione, che hanno preso fuoco durante le operazioni di coibentazione.
Il rogo si è rapidamente esteso ai piani inferiori, coinvolgendo i laboratori di chimica e genetica dove erano stoccate sostanze altamente infiammabili, tra cui 500 litri di etanolo e bombole di protossido di azoto. La presenza di questi materiali ha aumentato il rischio di esplosioni, rendendo le operazioni di spegnimento particolarmente delicate. Per questo motivo, oltre ai vigili del fuoco, è intervenuta anche un’unità specializzata dell’Esercito per coadiuvare nelle operazioni .
Le autorità hanno disposto l’evacuazione immediata dell’edificio e delle strutture circostanti, incluso un hotel nelle vicinanze.
È stato istituito un cordone di sicurezza con un raggio di 500 metri, mentre il Comune di Viterbo ha invitato i residenti nel raggio di un chilometro a tenere chiuse le finestre per evitare l’esposizione ai fumi tossici .
Fortunatamente, non si registrano vittime. Un operaio inizialmente dato per disperso è stato ritrovato illeso. Tuttavia, diverse persone, tra studenti, personale universitario e residenti, sono state trasportate all’ospedale Santa Rosa con sintomi di intossicazione da fumo .
Il sindaco di Viterbo ha emesso un’ordinanza per l’evacuazione di due palazzine adiacenti all’area interessata dall’incendio, in via San Camillo de Lellis, come misura precauzionale.
La Procura di Viterbo ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incendio, ipotizzando una possibile negligenza legata ai materiali utilizzati nei lavori di ristrutturazione .
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso solidarietà alla comunità accademica, assicurando il pieno supporto del Ministero per garantire la continuità delle attività didattiche e di ricerca. Piena solidarietà a quanto accaduto è arrivata da tutte le organizzazioni agricole.
L’Università della Tuscia ha comunicato la sospensione delle attività didattiche per le giornate del 4 e 5 giugno nelle sedi di Viterbo, mentre le sedi di Civitavecchia e Rieti proseguiranno regolarmente le loro attività.
L’incendio rappresenta un duro colpo per l’Università della Tuscia, considerata un’eccellenza nel campo delle scienze agrarie e forestali. Le autorità e l’ateneo stanno lavorando per valutare l’entità dei danni e pianificare la ripresa delle attività nel più breve tempo possibile.
Incendio devasta il plesso di Agraria dell’Università della Tuscia
5 Giugno 2025
