Impennata dei prezzi: cosa fare in stalla

Con di 1 kg di latte quanti kg di alimento si acquistano? In soli due anni siamo passati dal valore massimo 1,80 al valore minimo 1,20.

La perdita complessiva di valore è dell’ordine del 34%. A livello mondiale invece l’indice Fao, pubblicato il 7 ottobre scorso, sui prezzi delle materie prime alimentari evidenzia un aumento del 32,8% rispetto al 2020. A questo si aggiunge il forte aumento previsto sui costi dell’energia e dei servizi in generale.

La domanda quindi che tutti si pongono è: «La mia azienda sopporterà l’aumento dei costi?»

Il cambiamento degli scenari di questi ultimi anni, infatti, modifica fortemente i risultati aziendali. L’innalzamento dei costi del 2021, previsto ancora nel 2022, rende molto meno efficiente il risultato della gestione annuale dell’azienda (conto economico) e di riflesso peggiora drammaticamente la situazione della liquidità (flusso di cassa).

Le aziende che, sull’onda dei risultati passati di buon livello, hanno contratto mutui brevi e di veloce rientro pagabili facilmente nel 2019, si possono trovare già quest’anno e probabilmente ancor più nel 2022, in difficoltà. Per questo vale sicuramente la pena analizzare bene la propria situazione in anticipo.

Le strade per rimettere in equilibrio i conti potrebbero essere diverse a seconda delle aziende: la prima potrebbe essere trovare una maggiore efficienza tecnica o gestionale capace di migliorare la marginalità, recuperando sia sul risultato di gestione sia sulla liquidità; la seconda potrebbe essere ridiscutere con le banche la velocità e i tempi di rientro dai mutui in essere per poterne sopportare il peso.

In ogni caso queste situazioni richiedono un lavoro attento di consolidamento della liquidità. Da questo punto di vista per capire bene come muoversi può essere importante anche un’attenta analisi della situazione patrimoniale dell’azienda stessa.

Il cambiamento repentino degli scenari genera situazioni che vanno affrontate con coraggio e rapidamente. Per fare questo è consigliabile chiudere prima possibile il bilancio 2021 e con quella base effettuare un business plan del 2022, sia dal punto di vista del possibile risultato di gestione (conto economico) sia della situazione finanziaria (flusso di cassa).

Quando si è giunti a un’ipotesi di lavoro è bene radunare i propri collaboratori (interni ed esterni) e confrontarsi per valutare quali siano le opzioni migliori. Bisogna poi continuare a tracciare tutti i dati per verificare se le decisioni intraprese stanno portando nella direzione giusta. Se così non fosse, bisogna intervenire nuovamente. È impossibile uscire senza danni da scenari come quello attuale se non si hanno buoni numeri economici, e in questo caso il consiglio è di sfruttare il momento e provvedere al più presto.

 

Aumentano i costi, come reggere all’impennata?
di M. Campiotti
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