Mondo agricolo soddisfatto per la bocciatura da parte del Parlamento Europeo della bozza di Regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.
Le avvisaglie erano abbastanza esplicite: proprio sulle pagine de L’Informatore Agrario (n. 20/2023 pag. 9) con un articolo a doppia firma Manfred Webber (presidente del Partito popolare europeo) ed Herbert Dorfmann (Partito popolare), membro della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, i due parlamentari avevano dichiarato l’intenzione di votare contro la bozza di regolamento in caso fosse stata presentata in plenaria senza sostanziali modifiche.
La settimana successiva anche l’europarlamentare Paolo De Castro (S&D), già ministro delle politiche agricole e presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, sempre sulle pagine de L’Informatore Agrario (n. 21/2023 pag. 11) intervistato da Angelo di Mambro aveva chiaramente esplicitato la necessità di una revisione profonda della bozza di Regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.
A settembre Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, aveva presentato agli agricoltori il Farmers deal (L’Informatore Agrario n. 30/2023 pag. 15), quasi in alternativa al Green deal.
D’altra parte L’Informatore Agrario aveva già “bocciato” il regolamento a settembre del 2022 con l’editoriale di Geremia Gios «Uso degli agrofarmaci, la proposta dell’UE merita 4 no» (n. 28/2022 pag. 5), seguito da altri autorevoli interventi.
A questo punto si riapre la discussione che però vista l’imminenza della campagna elettorale troverà svolgimento e compimento nella prossima legislatura.
Speriamo che, come auspicavamo nel 2022, il confronto all’interno delle istituzioni europee sia animato da maggior realismo e pragmatismo: l’ideologizzazione di questioni come quella dell’uso sostenibile degli agrofarmaci sono pericolose per la vita delle imprese e per la sostenibilità del sistema agroalimentare europeo e costringono a inutili perdite di tempo.