Il Masaf stanzia 9 milioni per le TEA

Investire nelle Tecniche di evoluzione assistita (TEA) «significa dare strumenti concreti ai nostri ricercatori per sviluppare varietà più resilienti e rispettose dell’ambiente, capaci di valorizzare le peculiarità del Made in Italy», andando al contempo a «rafforzare la competitività, la sostenibilità e la qualità delle nostre produzioni agricole».

Parola del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che ha battezzato così la nascita dell’innovativo progetto «TEA4IT», finanziato dal Masaf con 9 milioni di euro, il cui coordinamento è affidato al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea).

Le sperimentazioni presenti e future

Tra le colture al centro del progetto figurano solanacee, arboree e cereali a paglia, ovvero buona parte delle specie strategiche già da tempo selezionate dal Crea per svolgere attività di ricerca.

Nel dettaglio: melanzana, orzo, frumento duro, pioppo, kiwi e alcune specie di agrumi.

In tal modo queste colture andranno ad aggiungersi alla decina di sperimentazioni in campo, concluse o in essere, che interessano o hanno interessato buona parte delle coltivazioni di punta dell’agroalimentare nazionale, a partire dal riso, dalla vite, dal pomodoro e dal melo (vedi L’Informatore Agrario n. 32/2025 a pag. 33 e seguenti).

Il futuro e i nodi della ricerca

Sullo sviluppo delle TEA continuano a pesare una serie di nodi, che il Senato si appresta ad affrontare (e auspicabilmente a sciogliere) nei prossimi giorni grazie a una risoluzione presentata dal presidente della commissione Agricoltura di Palazzo Madama Luca De Carlo.
Con tale atto di indirizzo politico si impegna il governo su due fondamentali questioni, già sollevate più volte dalle pagine di questo giornale: l’obbligo di geolocalizzazione delle sperimentazioni e l’imminente scadenza dell’autorizzazione per le sperimentazioni in campo.

Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 35-36/2025
TEA: aumentano le sperimentazioni in campo
di A. Bruni
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