Parigi, “au revoir” AgriSima

Niente da fare, dopo i fasti del Sima, la Francia non riesce a confezionare una rassegna fieristica dedicata alla meccanica  agraria di respiro internazionale.

L’ultimo tentativo di ridare smalto ad un appuntamento storico non è andato a buon fine; il comunicato stampa, giunto nelle redazioni nel tardo pomeriggio del 22 ottobre scorso annuncia il rinvio di quella che doveva essere la prima edizione di AgriSima, prevista nel quartiere fieristico di Paris Nord Villepinte dal 22 al 25 febbraio 2026.

La nota porta le firme di AgriVitiEvents e Axema che assieme avevano annunciato, con una conferenza stampa tenutasi il 10 dicembre scorso a Parigi, la nascita di AgriSima una rassegna che secondo le intenzioni aveva come obiettivi i 200.000 visitatori e 1.200 marchi in esposizione in quattro padiglioni.

Il tutto con un cambio del nome, di logo, del concetto espositivo e soprattutto del periodo di svolgimento con il ritorno a febbraio, dopo lo sciagurato errore di posizionarsi a novembre, in diretta concorrenza con l’Eima International di Bologna.

Per stimolare le iscrizioni delle aziende c’era stata anche la promessa agli espositori della riduzione del 30% dei costi di partecipazione rispetto a quelli sostenuti durante l’ultima edizione si Sima, quella del 2022.

Le motivazioni del rinvio sono espresse nel comunicato stampa da diversi importanti costruttori di macchine agricole: «Le incertezze incontrate nel nostro sviluppo in Nord America, il blocco delle attività nell’Europa dell’Est, l’attuale instabilità politica in Francia e il rallentamento degli investimenti interni ci hanno portato a ritirarci dalla partecipazione all’edizione 2026 di AgriSima».

“Senza la partecipazione di tutti gli attori del settore e dato l’attuale contesto economico sfavorevole – spiegano nella nota gli organizzatori – l’edizione 2026 non avrebbe mantenuto le sue promesse e per questo motivo, nell’interesse futuro della manifestazione, abbiamo deciso di rinviare la prima edizione”.

A questo punto gli organizzatori hanno ipotizzato due date: febbraio 2027 o 2028. Vedremo se il prossimo tentativo avrà successo o se dovremo dire AgriSima “adieu”.

Marco Limina