 Aumenta il prezzo del latte, ma non la redditività degli allevamenti. L’allarme viene da Confagricoltura Brescia: oggi i più grossi operatori del mercato, tra cui Granarolo – si legge in un comunicato dell’Associazione – stanno offrendo agli allevatori 48 centesimi al litro, e le previsioni sono di una corsa verso l’alto che non si arresterà nel giro di breve per arrivare verso quota 60 centesimi.
Aumenta il prezzo del latte, ma non la redditività degli allevamenti. L’allarme viene da Confagricoltura Brescia: oggi i più grossi operatori del mercato, tra cui Granarolo – si legge in un comunicato dell’Associazione – stanno offrendo agli allevatori 48 centesimi al litro, e le previsioni sono di una corsa verso l’alto che non si arresterà nel giro di breve per arrivare verso quota 60 centesimi.
L’aumento del prezzo del latte non è però riuscito a coprire i costi di produzione, lievitati a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime e i timori degli operatori, oggi, sono per una possibile contrazione del prodotto, ovvero che il latte possa iniziare a scarseggiare.
A livello europeo, infatti, – sostiene Confagricoltura Brescia – in Francia, Germania e Olanda il trend di diminuzione è consolidato da diversi mesi e anche in Italia, dove c’è stata una crescita sostenuta fino a poche settimane fa, si sta assistendo a una frenata della spinta produttiva che potrebbe diventare duratura.




