A inizio ottobre si sono chiusi i bilanci di 100 aziende nell’area denominata «Latte e dop», cioè quella degli allevamenti che producono latte alimentare e latte destinato alle principali produzioni dop del Nord Italia, la cui principale è quella del Grana Padano.
Nel grafico si può vedere il risultato di utile netto finale per vacca all’anno delle aziende del campione. È importante precisare che per utile netto finale si intende quello che rimane al cosiddetto «imprenditore teorico».

Al totale delle entrate vengono tolti tutti i costi, non solo quelli più espliciti, ma anche tutti gli altri, quali ammortamenti, oneri finanziari, gestione fiscale, ecc., e vengono remunerati anche i beni che l’imprenditore stesso apporta all’attività, quali il proprio lavoro, il proprio terreno e il capitale agrario investito nell’attività.
Si può notare nel grafico la variabilità dei dati, con alcune aziende che ottengono grandi risultati assieme ad altre che presentano bilanci negativi. Alcuni allevamenti arrivano a guadagnare circa 2.000 euro per vacca all’anno, ma ci sono anche allevamenti che ne perdono più di 1.000. Il valore medio di utile netto finale nel 2024 è positivo (+ 624,3 euro/vacca/anno) molto simile a quello del 2023.
Questo dato spiega la differenza importante di risultato tra gli allevamenti, variabilità che rimane abbastanza intatta negli anni, ma che si sposta verso dati migliori o peggiori a seconda dell’andamento annuale dei mercati. Nel 2024, rispetto al 2023, la variabilità è leggermente aumentata.
Da un lato abbiamo le aziende che lavorano bene che, in situazioni di mercato buone, crescono in efficienza, dall’altro abbiamo aziende che non sfruttano correttamente le opportunità di mercato.
Come sostiene Gary Sipiorsky (consulente ed esperto statunitense in economia e gestione finanziaria delle aziende da latte, con lunga esperienza nel settore cooperativo lattiero-caseario) «Si commettono più errori quando il prezzo del latte è alto di quando è basso!».
Occorre sottolineare che queste aziende hanno preso prezzi diversi del latte. Mediamente 55,6 euro/100 L (al netto dell’iva) comprensivo dei premi, con una deviazione standard che anche nel 2024 è diminuita a ±2,6 euro.
Il 2024, in quest’area ha visto una flessione dei costi medi di produzione rispetto al 2023 di circa 1,2 euro/100 L di latte con una flessione media del prezzo del latte rispetto al 2023 di circa 0,9 euro/100 L.
Questo tema sarà affrontato al convegno organizzato da L’Informatore Agrario alle Fiere Zootecniche di Cremona il 28 novembre. Per informazioni sul programma e per l’iscrizione clicca qui!
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2025
Analisi dei bilanci 2024: quali sono le emergenze
di M. Campiotti
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