SIS inaugura il primo impianto nazionale di termo-trattamento delle sementi

Un ulteriore passo verso una gestione integrata e sostenibile del seme, base di partenza della nostra agricoltura.
Questo è l’obiettivo raggiunto da SIS – Società Italiana Sementi, che il 16 dicembre ha inaugurato presso la sede di Idice (Bologna) il nuovo impianto di termo-trattamento per la sanificazione delle sementi.

Impianto unico in Italia

«Oggi inauguriamo un impianto unico a livello nazionale, in grado di migliorare l’efficienza del seme riducendo l’impiego di input chimici per la sua protezione» – ha dichiarato Federico Vecchioni, Presidente Esecutivo di BF Spa e Amministratore Delegato di SIS.
«Il nostro polo ad alta specializzazione dedicato al comparto sementiero segna un ulteriore traguardo nell’impegno per garantire agli operatori italiani e internazionali sementi sane, performanti e sostenibili».

Sanificazione con il vapore

Il nuovo impianto, sviluppato in partnership con Lantmännen BioAgri, azienda svedese leader nella tecnologia del termo-trattamento, utilizza aria a temperatura e umidità controllate per il trattamento termico delle sementi, eliminando funghi, nematodi, batteri e altri agenti patogeni senza ricorrere a prodotti chimici.

Da sinistra: Nicola Mozzini, Paolo Calvano, Alessio Mammi, Federico Vecchioni, Vincenzo Colla

«La possibilità di fare a meno della concia chimica tradizionale rappresenta un vantaggio concreto per gli operatori e per l’ambiente, grazie a un processo completamente privo di residui. Questo permetterà a SIS di immettere sul mercato sementi più sane, esenti da fitopatogeni e con una maggiore capacità germinativa» ha spiegato Nicola Mozzini, direttore di SIS.
La tecnologia Thermoseed®, applicabile a tutte le specie sementiere e ai principali cereali – tra cui frumento, orzo, avena, farro e segale – sarà resa disponibile all’intero mercato, aprendo nuove opportunità per la filiera agricola italiana. In una prima fase, il processo sarà destinato prioritariamente alla lavorazione del riso, una scelta strategica per garantire l’esenzione da nematodi e patologie fungine, requisito tecnico e normativo fondamentale per questa coltura.

Il taglio del nastro del nuovo impianto presso la sede di SIS a Idice (Bologna)

Seme protagonista del Made in Italy agroalimentare

Durante la presentazione, alla quale hanno partecipato il Capogruppo del Partito Democratico della Regione Emilia-Romagna Paolo Calvano, l’Assessore all’Agricoltura Alessio Massi e il Vicepresidente della Regione Vincenzo Colla, è stato sottolineato il ruolo di BF nel coniugare una logica “glocal”: sfruttare le opportunità della globalizzazione mantenendo radici solide nel territorio.
È emersa inoltre la leadership della Regione Emilia-Romagna nella moltiplicazione delle sementi – dai cereali alle orticole – che la rende protagonista di una parte significativa del Made in Italy agroalimentare, settore che nel 2024 ha registrato un fatturato di circa 700 miliardi di euro, pari al 15% dell’economia nazionale.