Da alcuni giorni è disponibile sui siti web del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) e del Gse la versione aggiornata delle Faq (domande frequenti) relative al Piano transizione 5.0, realizzate alla luce delle importanti modifiche che sono state introdotte con la legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024 n. 207) e delle richieste di chiarimento trasmesse dalle imprese beneficiarie e dai consulenti.
Il nuovo testo riporta anche le Faq rilasciate in precedenza, consentendo così di avere una visione completa su tutti i chiarimenti intervenuti da quando il regime di aiuto è attivo.
La dotazione finanziaria per la Transizione 5.0 ammonta a 6,3 miliardi di euro.
Il ritmo di spesa prima delle modifiche introdotte a fine 2024 è stato molto basso. Per tale ragione il Governo ha deciso di intervenire con alcune semplificazioni e con nuove regole per rendere più attrattivo l’intervento di sostegno.
L’aiuto varia in base al risparmio energetico
In pratica, occorre utilizzare i beni elencati nel modello Industria 4.0 e, in aggiunta, è necessario dimostrare che l’investimento comporta una riduzione dei consumi energetici.
Il credito di imposta riconosciuto per operazioni fino a 10 milioni di euro arriva al 45% in funzione del livello di riduzione dei consumi energetici provocati dall’investimento.
Per spese superiori alla soglia dei 10 milioni di euro, il credito di imposta si riduce considerevolmente.
Cumulabilità del credito
La legge di bilancio del 2025 ha esteso la possibilità di cumulo con il credito di imposta Zes (Zona economica speciale) e con le agevolazioni provenienti da regimi di aiuto europei, alla condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.
Con le Faq è stato specificato che la base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili.
Comunicazione preventiva
L’impresa interessata a ricevere i benefici del piano Transizione 5.0 è tenuta a prenotare il credito di imposta attraverso una comunicazione preventiva, corredata della certificazione ex ante, dove si attesta la riduzione dei consumi energetici a seguito dell’investimento.
Una volta che il credito prenotato è stato confermato da parte del Gse, il richiedente è tenuto a trasmettere la comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore, con pagamento di un acconto pari almeno al 20%.
Quando il progetto è stato realizzato, il beneficiario trasmette una comunicazione di completamento, insieme alla certificazione ex post.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 17/2025
Nuovi chiarimenti sul Piano Transizione 5.0
di E. Comegna
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