I tagli alla Pac minano l’agricoltura

Il 23° Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato da Coldiretti, ha cambiato cornice: da Villa d’Este a Cernobbio si è spostato nel cuore di Roma, al Casino dell’Aurora Pallavicini.
Un cambio di sede che riflette la volontà di portare il confronto politico e istituzionale sul futuro dell’agricoltura europea direttamente nei palazzi del potere.
Al centro del dibattito i tagli alla Pac, il riarmo europeo e le tensioni sui mercati globali.

Gesmundo: “L’Europa ha perso la bussola”

Il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ha lanciato un duro attacco alla politica europea, accusandola di aver smarrito la visione strategica.
Secondo Gesmundo, la priorità data al riarmo a scapito dell’agricoltura dimostra una pericolosa miopia. Ha sottolineato come la perdita di fiducia dei cittadini si rifletta anche nel settore primario, dove 7 agricoltori su 10 non vedono più un futuro.

Metsola: “Il Parlamento è pronto a dire no”

La risposta delle istituzioni europee non si è fatta attendere.
La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha riconosciuto le criticità sollevate da Coldiretti, in particolare l’eccessiva burocrazia.
Ha assicurato un cambio di passo e ha ribadito l’impegno a non accettare compromessi al ribasso sulla Pac, riaffermando il valore strategico dell’agroalimentare europeo.

Il Governo italiano difende la sovranità alimentare

I ministri italiani presenti al Forum hanno espresso una posizione compatta a sostegno dell’agricoltura.
Il ministro Francesco Lollobrigida ha ribadito che difendere l’agricoltura significa difendere la sovranità alimentare nazionale, annunciando la proroga dell’intervento sull’Irpef agricola nella prossima legge di Bilancio.

Pac: una priorità strategica da difendere

Nel suo intervento conclusivo, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha lanciato un monito: destinare la maggior parte del bilancio comunitario al settore bellico, riducendo i fondi per agricoltura e alimentazione, è una scelta pericolosa.
Ha ricordato che nel 1980 la Pac rappresentava il 73% del bilancio UE, mentre oggi è scesa al 14-15%. Prandini ha infine sottolineato il ruolo chiave dei capi di governo, citando l’impegno della premier Giorgia Meloni a non accettare una Pac penalizzante per l’Italia.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 35-36/2025
I tagli alla Pac minano l’agricoltura
di C. Costantino
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