Si è svolta a Roma il 30 giugno 2025 l’assemblea annuale di Asnacodi Italia, un’occasione di confronto strategico che ha ribadito la centralità dell’innovazione e della collaborazione scientifica per affrontare le sfide che il settore agricolo è chiamato a gestire.
In un contesto sempre più condizionato dai cambiamenti climatici e da una crescente complessità economica e sociale, la costruzione di un modello agricolo sostenibile e resiliente passa attraverso azioni concrete, strumenti evoluti e una governance capace di fare sistema.
Il bilancio è stato presentato dal direttore Andrea Berti ed è stato approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci.
I numeri della campagna sono stati illustrati nella relazione del presidente Albano Agabiti “valori assicurati in tendenza con le altre campagne, in leggero calo, a conferma della solidità del Sistema. Resta complessa – ha sottolineato Agabiti – la situazione contributiva pubblica, stiamo lavorando con le istituzioni per trovare soluzioni innovative. Ad oggi sono stati erogati 135,16 milioni di euro per la campagna 2024 a fronte di 254 milioni di euro di premi sottoscritti dagli agricoltori associati ai nostri Condifesa. I quali stanno anticipando la differenza di denaro con un costo di oltre 16.000 euro al giorno”.
Nel corso dell’assemblea, il presidente Albano Agabiti e il direttore Andrea Berti hanno sottolineato l’urgenza di rafforzare il legame tra pubblico e privato, tra ricerca e territorio, promuovendo un’agricoltura in grado di affrontare il cambiamento climatico non solo come emergenza, ma come condizione strutturale.
I progetti presentati e le collaborazioni di Asnacodi
Asnacodi Italia ha discusso anche degli strumenti di ultima generazione che ha sviluppato.
Tra questi, Agriclima – sviluppato all’interno del Pnrr – rappresenta una risposta strategica per favorire l’adattamento climatico dell’agricoltura italiana.
Il progetto Prudent, finanziato nell’ambito di Horizon Europe, punta a migliorare la gestione avanzata del rischio a livello europeo attraverso modelli predittivi e soluzioni innovative.
Con l’Università di Padova, Asnacodi Italia sta lavorando a un progetto dedicato al potenziamento degli strumenti di gestione del rischio già e
sistenti, mentre la collaborazione con l’Università di Roma ha portato allo sviluppo di nuovi strumenti assicurativi, come l’Indice Complesso e la Polizza Smart, capaci di adattarsi meglio ai fenomeni estremi e ai mutamenti in atto.
Particolare attenzione è stata dedicata all’utilizzo delle tecnologie di monitoraggio avanzato.
Grazie alla partecipazione diretta in Hypermeteo, si stanno implementando sistemi di osservazione satellitare e analisi meteo-climatica per supportare le decisioni aziendali in tempo reale.
RurAll ha invece presentato modelli digitali di supporto alle imprese, che aiutano nella pianificazione e nella gestione delle informazioni in modo più efficace.
Infine, il lavoro con Cetif ha mostrato l’importanza di introdurre nuove metodologie organizzative, orientate all’efficienza e all’innovazione del sistema dei Condifesa territoriali, veri e propri pilastri operativi del sistema.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il direttore Andrea Berti – è accompagnare il mondo agricolo in una transizione non solo tecnologica, ma anche culturale. È necessario investire nella formazione, nella comprensione degli strumenti, nella capacità di prevenire e gestire il rischio in modo consapevole e moderno”.
“Una governance unitaria, che tenga insieme finanza, agronomia e innovazione, è l’unica via per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono” – ha aggiunto il presidente Albano Agabiti – “Asnacodi Italia vuole essere il punto di connessione tra tutti questi elementi, per un’agricoltura capace di generare valore nel tempo”.