Sostenibilità, le priorità secondo Syngenta

Massimo Scaglia, amministratore delegato di Syngenta Italia

La 9^ edizione del Food & Science Festival, promosso da Confagricoltura Mantova e di cui Syngenta è media partner, si è confermata come un momento di incontro unico dedicato alla divulgazione scientifica e all’analisi delle grandi trasformazioni che attraversano il comparto agricolo. L’evento, tenutosi a Mantova dal 16 al 18 maggio scorsi, ha visto infatti l’organizzazione di oltre 170 incontri e più di 150 ospiti tra esperti, accademici, ricercatori, divulgatori scientifici e addetti ai lavori, che hanno condiviso conoscenze, esperienze e visioni sul futuro della ricerca, delle innovazioni tecnologiche e dell’agroalimentare. In occasione della giornata inaugurale Syngenta ha voluto portare il proprio contributo con l’incontro «Sostenibilità e innovazione: il futuro dell’agricoltura Italiana», che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali italiani ed europei coinvolti sui temi dello sviluppo agricolo sostenibile e durante il quale sono state lanciate le Sustainability Priorities. «Il Festival − ha sottolineato Massimo Scaglia, amministratore delegato di Syngenta Italia − rappresenta un momento di connessione e confronto con cittadini e consumatori sul settore primario. Un settore da sempre abituato ai cambiamenti, oggi sempre più frequenti e verso i quali servono risposte concrete e veloci. Oggi, per la prima volta in Italia presentiamo le Sustainability Priorities, non un punto di partenza, ma una tappa chiave di un percorso che Syngenta porta avanti da decenni per promuovere un’agricoltura sempre più sostenibile, innovativa e responsabile capace di affrontare con efficacia le sfide ambientali, economiche e sociali del nostro tempo». «A Mantova − ha aggiunto Alessandro Beduschi, assessore regionale all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste di Regione Lombardia − la politica si riannoda ogni anno con la scienza e oggi siamo qui a rivendicare proprio l’importanza della scienza e della conoscenza per realizzare pratiche agronomiche innovative a tutela dei comparti produttivi. Regione Lombardia, con le sue risorse, ha voluto investire fortemente per sostenere l’innovazione: siamo fermamente convinti che la nostra capacità di esserci, di dare risposte concrete ed efficaci anche nelle difficoltà, ci porterà a vincere le sfide complesse che il commercio internazionale oggi impone al settore primario».

Serve un nuovo modo di comunicare l’agricoltura

Il tema delle grandi sfide della sostenibilità che il settore agricolo si trova oggi ad affrontare e del sempre più difficile rapporto tra scienza e comunicazione è stato affrontato nel corso della prima tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Luca De Carlo, presidente della Commissione agricoltura, turismo, industria e produzione agroalimentare del Senato e Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera. «Oggi più che mai − ha evidenziato De Carlo − affrontare le grandi sfide ambientali ed economiche impone un cambiamento profondo anche nella comunicazione che riguarda il settore agricolo. È scorretto e fuorviante continuare a dipingere l’agricoltura come un nemico dell’ambiente: al contrario, è proprio grazie al lavoro quotidiano degli agricoltori che possiamo costruire risposte concrete a temi cruciali come il cambiamento climatico, la salvaguardia del suolo e la gestione sostenibile delle risorse idriche. È vero, non è semplice nemmeno per chi legifera difendersi da derive oscurantiste e da posizioni ideologiche che si oppongono alla tecnologia e alla ricerca scientifica. Eppure l’Italia, in sede europea, ha saputo difendere con determinazione l’innovazione, opponendosi a orientamenti che avrebbero penalizzato fortemente i nostri comparti produttivi. In questo senso, la politica, il mondo della comunicazione e la comunità scientifica hanno il dovere di collaborare per promuovere una divulgazione corretta, fondata su dati reali e responsabilità condivise. Sostenibilità, infatti, significa efficienza: vuol dire adottare tecniche che riducano l’impatto sugli ecosistemi senza compromettere la produttività. Tutto il resto rimane confinato nel campo degli slogan». «In un momento come quello attuale di transizione − ha sottolineato Gadda − dobbiamo evitare di dividerci tra chi si crogiola soltanto raccontando le eccellenze del made in Italy, senza vederne le fragilità, e chi approccia la sostenibilità in modo ideologico. I cambiamenti climatici impattano sulla sostenibilità economica delle imprese e sui cicli biologici delle produzioni; la via è accelerare ricerca applicata, formazione degli agricoltori, politiche di aggregazione. Serve uno shock antiburocrazia a livello nazionale e comunitario e rendere più accessibili credito, assicurazioni e strumenti finanziari a sostegno degli investimenti in tecnologia e innovazione».

Quattro priorità tanti progetti

È toccato a Mauro Coatti, head of Technical support di Syngenta Italia, presentare il progetto Sustainability Priorities. «L’agricoltore − ha evidenziato Coatti − è in prima linea per produrre cibo mantenendo elevati standard qualitativi, preservando al contempo le risorse. Non tutti gli agricoltori però hanno accesso all’innovazione e a una corretta informazione. Attraverso le Sustainability Priorities, Syngenta ha definito 4 aree di intervento per promuovere l’innovazione e le tecnologie nel settore agricolo con l’obiettivo di aumentare la produzione alimentare in modo sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e climatico». In particolare le 4 priorità di sostenibilità sono ispirate a diversi filoni serie di progetti e iniziative che l’azienda sta già mettendo in campo e che sono alla base dei suoi servizi e produrre di più, con un minor impatto ambientale; rigenerare il suolo e la natura; migliorare il benessere delle comunità locali; rendere più sostenibili le nostre operazioni. Tra i progetti citati già messi in campo da Syngenta Cropwise, InterraScan ed Heliosec. Dopo il racconto del caso aziendale presentato da Matteo Pollini, responsabile sistema di gestione ambientale di Orogel, con l’applicazione di alcune delle soluzioni offerte da Syngenta, l’evento si è concluso con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di europeo, Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Simona Rubbi, responsabile relazioni internazionali di CSO – Centro servizi ortofrutticoli Italia, Olivier de Matos, direttore generale Croplife Europe, e Massimiliano Giansanti, presidente di Copa-Cogeca e di Confagricoltura.

di Giannantonio Armentano