Richieste economiche e nuove tutele

Le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno presentato una piattaforma che punta a un aumento del 6,5% degli stipendi nel primo biennio, alla rivalutazione degli scatti di anzianità fermi dal 2006 e all’introduzione di un premio fedeltà per chi resta nella stessa azienda.
Previsto anche l’adeguamento dei minimi nazionali per le tre fasce di inquadramento e l’estensione della contrattazione aziendale alle imprese di medie dimensioni.

Welfare e sicurezza sul lavoro

Un capitolo importante riguarda il potenziamento del welfare integrativo tramite l’Ente bilaterale agricolo nazionale (Eban).
Tra le proposte: maggiori indennità per gli operai agricoli a tempo indeterminato licenziati, sostegni economici per genitori in congedo e per chi affronta gravi patologie.
Si punta inoltre a borse di studio, convenzioni universitarie e campagne di prevenzione finanziate dall’Eban.
Sul fronte sicurezza, i sindacati chiedono più tutele per i lavori disagiati legati ai fattori climatici, con regole su pause e riduzione dell’orario.

Stagionali e manodopera straniera

La piattaforma mira a garantire continuità lavorativa per gli stagionali, con percorsi di stabilizzazione e diritto di precedenza nelle riassunzioni.
Per la manodopera straniera, definita «una risorsa da valorizzare», si propongono misure di integrazione, dal supporto logistico alla gestione burocratica, per contrastare il lavoro sommerso.
Infine, viene chiesta la piena applicazione della legge 199/2016 e l’istituzione capillare delle Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.